Non c’è ancora una data. Neppure una location prescelta. Ma la Roma ha voglia di fare le cose in grande. Una presentazione «Special» per Mourinho, l’idea è in fase di allestimento, senza particolare fretta perché l’arrivo del portoghese nella Capitale è previsto a fine mese, difficilmente prima del 20 giugno.
Il club sta selezionando tra una serie di luoghi suggestivi per organizzare l’evento mediatico e popolare che accompagnerà lo sbarco dell’allenatore portoghese. Serve spazio per gestire l’afflusso di tifosi, l’ideale sarebbe un luogo simbolo della città a fare da cornice a una giornata destinata a entrare nella storia giallorossa.
Ogni ipotesi è al vaglio, compreso lo stadio Olimpico che viene tenuto però come ipotesi all’interno di un piano-B: sarebbe perfetto per ospitare tanti romanisti in sicurezza, ma la Roma vorrebbe una location diversa. Magica. E poi lo stadio non sarà disponibile almeno fino ai primi di luglio: il 3 si giocherà una gara dei quarti di finale degli Europei, poi bisognerà dare qualche giorno di tempo alla Uefa per lasciare lo stadio.
Trigoria viene invece considerata come ultima opzione se non riuscisse a organizzare nulla altrove. Intanto Mourinho è già immerso nella realtà romanista, ha contatti quotidiani con i Friedkin e Tiago Pinto.
Quest’ultimo è volato in Portogallo per stare qualche giorno con la famiglia ma continua a lavorare da «remoto» sulle varie trattative. Gli ultimi giorni sono serviti ad assicurarsi la permanenza di Mkhitaryan. Nella prossima stagione l’armeno guadagnerà almeno 5 milioni di euro netti, divisi tra una base fissa di 3 milioni più 2 di bonus garantiti, ai quali si potrebbero aggiungere altri premi al raggiungimento di determinati obiettivi. Il costo lordo per il club sarà però di circa 7 milioni di euro grazie al Decreto Crescita.
Stesso beneficio potrebbe essere utilizzato nel caso di acquisto dello svizzero Xhaka dall’Arsenal: la trattativa continua. Non per Belotti, che fa parte di una rosa di nomi presi in considerazione per l’attacco.
Ma il mercato durerà quasi tre mesi e gli scenari possono cambiare in ogni momento. Ad oggi, ad esempio, Dzeko rimane: come Mkhitaryan, anche lui è stato rassicurato sul «gradimento» di Mourinho, ma il bosniaco tornerebbe nel mirino dei grandi club italiani qualora dovessero cercare un nuovo centravanti. Ad esempio la Juventus, che sta provando a liberarsi di Ronaldo. O l’Inter, che potrebbe sacrificare Lautaro.
Nel frattempo Mourinho ragiona col club anche sulle varie tappe dell’estate: l’unica certezza è il ritiro a Trigoria, per il resto – amichevoli in montagna, in Europa o addirittura negli Usa – si attende l’evoluzione della pandemia prima di organizzare i vari spostamenti.
FONTE: Il Tempo – A. Austini