«Sono a lavoro per la Roma». Anche se a qualche ora d’aereo, Pallotta soffre per la sua squadra. Ancora deve digerire la sconfitta con la Juventus, ma intanto sta organizzando con il suo staff e la dirigenza a Trigoria la seconda parte della stagione, dove ci saranno da sciogliere i nodi legati al contratto di Nainggolan, Totti e De Rossi : «Non sono potuto venire a Roma per Natale perché ho molto lavoro da sbrigare per lo stadio e il club. Le altre sono solo chiacchere», le parole del presidente a ilmessaggero.it.
Pallotta per il secondo anno consecutivo era assente alla tradizionale festa di Natale che si è svolta ieri all’ex caserma in via Guido Reni, a sostituire il numero uno giallorosso è stato Umberto Gandini. È toccato al neo amministrato delegato, infatti, a prende il posto di Pallotta con un discorso principalmente rivolto a Spalletti con l’obiettivo di preparare il rinnovo del tecnico toscano.
L’allenatore, però, in un’intervista rilasciata lo scorso martedì (dopo la vittoria con il Milan) a France Fotbal ha dichiarato: «Se non vinco me ne vado», una frase che ha fatto rumore in città specialmente dopo la sconfitta allo Juventus Stadium, che allontana la Roma dal vertice della classifica, distruggendo (in parte) i sogni scudetto del club.