Francesco Totti ha rilasciato un’intervista a Geronimo Stilton, scrittore di libri per i più piccoli. L”ex capitano della Roma L’ex capitano della Roma ha parlato anche della sua fedeltà alla maglia giallorossa e ai ragazzi ha spiegato come si torna allo sport dopo tanta inattività:
Da papà come hai aiutato i tuoi figli nei periodi di lockdown? “Abbiamo trovato modi per divertirci e passare il tempo, perché stare a casa tutto il giorno non è semplice. Da una parte, non avendo quasi mai avuto la possibilità di vederli 24 ore su 24, è stato anche piacevole. Il tempo lo passavamo con la palestra, a cucinare, a giocare, pensando il meno possibile a ciò che succedeva all’esterno.
Quale consiglio di attività all’aperto per ricominciare la vita? “Quando i ragazzi si troveranno all’aria aperta sarà già una vittoria, un ritorno al passato. Quindi qualunque cosa dovessero fare sarà tutto di guadagnato. Ogni iniziativa, ogni cosa che faranno sarà un’esperienza positiva”.
Come capire se un bambino ha le doti giuste per diventare un campione? “Servono tanti dettagli: la fortuna, la determinazione, la voglia, la consapevolezza di poter arrivare al sogno che tutti si sono prefissati da bambini. È un percorso lungo e difficile”.
Cosa significa portare la fascia? “Essere il capitano di una squadra per tantissimi anni è una responsabilità enorme. Non è facile portare la fascia al braccio in campo, devi gestire anche il gruppo, l’esterno, l’ambiente, i momenti negativi e i positivi”.
Tu sei un caso più unico che raro: sempre fedele alla tua maglia. Perché lo hai fatto? Perché era ed è così importante? “L’ho fatto perché era un mio sogno che ho sempre voluto portare avanti, cioè quello di indossa un’unica maglia dell’unica squadra che ho sempre tifato, cioè la Roma. Penso che fosse doveroso contraccambiare la fiducia e il rispetto sia della società che, soprattutto, dei tifosi. È quello che ho fatto per questi colori e ne sono orgoglioso”.
FONTE: Robinson – La Repubblica