Roma e Lazio uniscono le forze per una battaglia che va oltre la rivalità sportiva. I due club della Capitale hanno deciso scendere in campo fianco a fianco per combattere la violenza negli stadi. Nel pomeriggio di oggi – 16.30 al UEFA Festival di Piazza del Popolo – le rappresentative di Roma Cares e della Fondazione S.S. Lazio 1900 si sfideranno in una speciale partita tre contro tre, indossando alcune maglie con I’hashtag #noviolence.
A dar vita all’evento non saranno soltanto star del modo dello sport: oltre agli ex giallorossi Vincent Candela, Alessio Scarchilli per la Roma saranno presenti anche l’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella e il ciclista Emiliano Cantagallo oltre al capitano della nazionale sacerdoti Padre Bonifacio Lopez e al Director del Roma Department Francesco Pastorella. Gli ospiti biancocelesti invece saranno I’ex calciatore Luigi Corino, il giornalista Angelo Mellone, lo scrittore Federico Moccia e lo speaker Guido De Angelis.
Con l’occasione Roma e Lazio annunceranno un progetto comune volto a contrastare gli episodi di violenza negli impianti sportivi. La speciale collaborazione tra le Fondazioni dei due club prevede il ripristino del murale dedicato ai tifosi Vincenzo Paparelli, Antonio De Falchi e Gabriele Sandri: «Veniamo da una stagione che ha visto il Club incessantemente impegnato sul territorio – le parole di Stefano Scalera, External Affairs Director della Roma – siamo stati negli ospedali, nelle case-famiglia, nelle scuole e nelle strade della nostra citta per portare messaggi di solidarieta e gesti concreti. L’attenzione ai valori dello sport è sempre stata una prerogativa dell’AS Roma, siamo per questo felici di poter partecipare a questo evento».
Soddisfazione anche da parte del Presidente della Fondazione biancocelesete Gabriella Bascelli: «L’evento di oggi é un inno alla rinascita dopo mesi difficili ed è la dimostrazione che lo sport ha un potenziale unico nell’infondere speranza alla cittadinanza. Siamo onorati di poter collaborare assieme a Roma Cares nel diffondere un messaggio così importante come la lotta alla violenza negli stadi».
FONTE: Il Tempo – E. Zotti