«In Italia lo chiamavano sette polmoni perché correva come un matto, ma non era solo un atleta, Luis giocava molto molto bene». L’ex interista Luis Suarez ha ricordato così Luis Del Sol, scomparso ieri a 86 anni
Del Sol giocò in Italia 10 anni, 8 alla Juventus e 2 alla Roma prima di tornare al Betis, la squadra del cuore dove ha iniziato e chiuso la carriera. Era arrivato a Torino nel 1962 dal Real Madrid, per 350 milioni.
L’aveva voluto l’Avvocato Agnelli, ammaliato dalle grandi capacità messe in mostra dal centrocampista spagnolo nella sfida di Coppa Campioni del 1961. Alfredo Di Stefano lo chiamava “Il postino”, perché rubava la palla agli avversari e la recapitava ai compagni.
Vinse la Coppa Italia del 1965 e lo scudetto del 1967 e nel 1970 entrò in una grande operazione di mercato: Capello e Spinosi per Del Sol e un bel numero di milioni di lire. In giallorosso fu capitano, e poi tornò al suo Betis ritirandosi quando aveva 38 anni.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – F. M. Ricci