C’è tensione nell’aria appiccicosa di Coverciano. E non c’è da meravigliarsi visto che l’Europeo entra nel vivo e da qui in avanti non si potrà più sbagliare un colpo. Ora che sono costretti a uscire dalla loro comfort zone, tra il fortino sicuro alle porte di Firenze e la meraviglia dello stadio Olimpico, gli azzurri scoprono le inevitabili magagne di un torneo itinerante durante la pandemia.
Un Euro delirio. Roberto Mancini avrebbe voluto passare l’ultimo giorno fiorentino concentrandosi sulla formazione. Invece è stato costretto a sprecare tempo e energie per rifare daccapo il piano minuzioso con cui, insieme al suo staff, aveva progettato questa trasferta.
Ma anche un altro argomento attira l’attenzione in questa tormentata vigilia: l’Italia si inginocchierà oppure no nel tempio di Wembley? All’Uefa non lo abbiamo richiesto e neppure l’Austria lo ha fatto, quindi l’arbitro domani sera dopo gli inni farà cominciare la partita. Un indizio decisivo per capire quale sarà la posizione definitiva degli azzurri.
FONTE: Il Corriere della Sera – A. Bocci