Non riesco a dimenticare l’abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli, dopo che l’Italia aveva vinto una sofferta partita con l’Austria. In quell’abbraccio vorrei sparissero tutti i problemi del calcio, le mille incomprensioni, le impossibilità.
A proposito di abbracci, si sono abbracciati anche Ronaldo e Lukaku. Aveva vinto quest’ultimo, ma l’altro, comunque, lo ha abbracciato. Voglio vedere se ci sarà un festival di abbracci anche per un calciatore ceduto o per quello che doveva essere e invece non è stato. Però, se promuoviamo l’abbraccio come motivo di conoscenza e di amicizia, forse ne traiamo tutti un grande vantaggio. Non soltanto i calciatori, i dirigenti e i tifosi. Tutti.
Devo dire la verità: Leonardo Spinazzola mi piace molto. Si parla tanto di stadi, perché non giochiamo di anticipo e intestiamo a Spinazzola un prossimo stadio? A proposito di abbracci, aspetto quello di Mou e Zaniolo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – M. Costanzo