Il patrimonio documentale a disposizione dei lettori de GliEroidelCalcio cresce ancora. Un ulteriore volume entra nella nostra Emeroteca grazie alla collaborazione con la casa editrice Gruppo Editoriale Edizioni Mediterranee di Roma:
“… Pugliese Oronzo, con la sua abitudine di citarsi declinando prima il cognome e poi il nome, con la sua insistenza a discorrere di Turi e dei vigneti e della campagna e della squadra del Foggia, con le sue smanie sulla panchina. Un uomo schietto e onesto, e questi in una valutazione corrente sono valori irrilevanti; economo, colorito e furbo.
In una sua maniera bertoldesca. Fu un’amicizia difficile quella tra lui e tifosi della Roma, e certo Pugliese Oronzo differiva profondamente dal ritratto più comune dell’allenatore di città, santone, misurato, allusivo. E Pugliese Oronzo era troppo autentico per inserirsi in quel ritratto, e dopotutto, allenatore di città non era stato mai.
Il Foggia aveva rappresentato il suo massimo exploit, il Siena la squadra più settentrionale di una carriera condotta salvo quella parentesi senese, presso società del Sud più piccole che grandi. E così ci si fece l’idea che Pugliese Oronzo non potesse essere un allenatore di campioni, e magari non lo volesse neppure, quasi una discrepanza religiosa lo separasse da quegli dèi degli stadi…”.
Sono queste le prime righe che si possono leggere sul volume “La Roma di Don Oronzo”, parole di Sergio Valentini de La Gazzetta dello Sport.
Oggi lo si ricorda come “Il Mago di Turi”, in netta contrapposizione ad un altro mago del calcio, Helenio Herrera. I due “Maghi” si incontrarono e scontrarono nel corso degli anni Sessanta, su tutte si ricorda la partita del 31 gennaio 1965 quando i satanelli sconfissero 3-2 l’Inter campione d’Europa e del Mondo. Un grande trionfo per quel piccolo Foggia e un trionfo enorme per Pugliese anche dal punto di vista mediatico con quel suo modo colorito con cui si interfacciava con i giocatori e i giornalisti, ma anche con l’approccio verso i gesti scaramantici.
FONTE: glieroidelcalcio.com