Il percorso per ricominciare a correre sarà lungo, ma a Spinazzola la forza e la determinazione per tornare a sorridere sul campo non mancano. Ne è sicuro il professor Pier PaoloMariani – primario a Villa Stuart specializzato in ortopedia e traumatologia – che nel 2018 ha operato il terzino dopo la rottura del legamento del ginocchio. Il chirurgo spiega a Il Tempo il tipo di intervento a cui verrà sottoposto il calciatore della Roma.
Quello al tendine d’Achille è uno degli infortuni peggiori che un atleta possa subire? «Purtroppo sì. Sicuramente è un infortunio grave, costringerà Spinazzola ad un lungo periodo di inattività. Più lungo rispetto allo stop che ha dovuto osservare in passato dopo la rottura del crociato».
Che differenze ci sono nei tempi di recupero? «In questo caso il giocatore impiegherà almeno cinque o sei mesi prima di poter tornare a correre o a svolgere un’attività fisica intensa. Dal punto di vista chirurgico la riparazione del tendine non offre particolari problemi».
È un’operazione più semplice rispetto alla ricostruzione del crociato? «Da un certo punto di vista sì, ma si tratta comunque di un intervento complicato. Si deve andare a ricostruire bene il tendine per evitare qualsiasi rischio, soprattutto per gli sportivi, anche per questo i tempi di recupero dopo l’operazione sono abbastanza lunghi. Per capire il tipo di infortunio bisogna immaginare una corda che si spezza: non si rompe di netto, si deve fare attenzione quando si va a ricostruire. L’operazione dev’essere eseguita bene».
Per un calciatore c’è il rischio di non riuscire a giocare agli stessi livelli di prima in seguito all’intervento? «Ci sono diversi esempi di calciatori che hanno subìto la rottura del tendine d’Achille ma sono tornati a giocare senza problemi. Tra quelli che hanno giocato in Italia mi viene in mente Caceres, che era stato operato per lo stesso infortunio. Bisogna soltanto tenere presente che non sarà un percorso di recupero rapido: per tornare alle performance di prima ci vorrà molto tempo, questo purtroppo è indubbio. Spinazzola però è un giocatore dotato di una notevole forza d’animo, già lo conosco sotto questo punto di vista. Tornerà forte anche da questo infortunio».
FONTE: Il Tempo – E. Zotti