Una vena più matura quella mostrata da Josè Mourinho nella conferenza stampa di presentazione con la Roma. E così stupisce che uno dei graffi dello Special One sia arrivato nei confronti di uno dei suoi grandi amori: l’Inter, sulla questione stipendi. L’altra stoccata, invece, nei confronti di Antonio Conte, rivale dai tempi della Premier: «Ci sono allenatori nelle storie del club che non devi paragonare mai. Qui si parla di Liedholm o di Capello e non devono essere paragonati mai con nessuno. Se parli dell’Inter, non devi paragonare nessuno con me o con Herrera».
Ma se il suo nome è diventato sinonimo di titoli, il portoghese ci tiene a tenere tutti con i piedi per terra chiedendo tempo per sviluppare un progetto sostenibile. Mourinho si è espresso anche sulla necessità di vincere per non dare adito alle critiche: «Sono vittima di quello che ho fatto. Nel Manchester United ho vinto tre titoli e ho portato il Tottenham in una finale di coppa che non mi hanno fatto giocare Quello che per me è un disastro, per gli altri è una roba fantastica. Evidentemente è colpa mia». Ma quando gli si chiede come immagina la Roma tra 3 anni, Mou non ha dubbi: a festeggiare qualcosa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini