Un ritorno di fiamma quasi impossibile, ma la storia merita di essere raccontata. Miralem Pjanic vorrebbe tornare a giocare in Serie A e, tramite il suo agente, sta sondando il terreno con diverse big italiane tra cui la Roma. Il bosniaco è stato inserito dal Barcellona nella «lista gratuita» insieme ad Umtiti, e Roma gli è rimasta nel cuore.
Rivedere Pjanic con la maglia della Roma sarebbe una gioia inaspettata per gran parte dei tifosi: a rendere molto complicata l’ipotesi di una seconda avventura nella Capitale però sono le richieste del centrocampista, che per lasciare i blaugrana chiede 10 milioni di euro come bonus al momento della firma – non essendoci costi di cartellino – e un ingaggio da 6 milioni netti per almeno due stagioni.
Cifre che, combinate ai 31 anni del giocatore, rendono Pjanic un profilo difficilmente compatibile con la nuova filosofia societaria giallorossa. Gli agenti del classe ’90 hanno fatto un tentativo anche con Milan e Napoli, ma anche in questo caso le richieste del calciatore hanno bloccato sul nascere qualsiasi trattativa. Anche la Juventus, che in un primo momento sembrava interessata ad un possibile rientro alla base di Pjanic, sembra orientata ad insistere sulla trattativa per portare Locatelli in bianconero.
Il primo colpo di Tiago Pinto, che sta per accontentare Mourinho con uno dei «regali» chiesti dal portoghese, sarà Rui Patricio che nei prossimi giorni verrà annunciato dalla Roma. Il portiere è soltanto il primo acquisto mirato del general manager, che ha promesso di consegnare allo Special One una squadra degna del suo nome: Pinto sta continuando a scandagliare il mercato insieme all’allenatore alla ricerca di un terzino sinistro.
Attualmente si cercano giocatori giovani, da prendere in prestito con diritto di riscatto, a cui si può aggiungere un’occasione a parametro zero. L’oggetto del desiderio a centrocampo continua ad essere Xhaka, ma per lo svizzero si sta consumando una battaglia di nervi con l’Arsenal. I Gunners sanno che il giocatore freme per trasferirsi alla corte di Mou , ma il mancato rilancio della Roma ha indispettito gli inglesi che prima di cedere il centrocampista vogliono trovare un sostituto.
Ieri intanto è andato in scena il secondo giorno di allenamenti dell’era Mourinho: la squadra è scesa in campo mattina e pomeriggio alternando esercitazioni atletiche ad alcuni esercizi con la palla prima di concentrarsi sulla tattica, che il tecnico ha voluto iniziare a curare fin dal primo giorno. L’attenzione ai dettagli e lo studio dei movimenti dei giocatori da parte di Mourinho è stata quasi maniacale, con il portoghese che incitato ripetutamente i giocatori durante gli esercizi.
Prima del focus tattico la squadra si è fermata ad analizzare alcuni movimenti sul maxi schermo fatto installare a bordo campo dall’allenatore. Solo uno dei tanti dettagli che fanno la differenza tra un tecnico «normale» e lo Special One.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti