Se siano soltanto sorrisi tra due persone che si stimano o se, invece, sia l’inizio di qualcosa di più potrà dirlo solo il tempo. Sta di fatto che tra Edin Dzeko e José Mourinho qualcosa, in questi primi giorni di lavoro a Trigoria, è scattato. È troppo presto per dire se questa stima basterà a far restare il bosniaco a Roma con il suo stipendio top da oltre 7 milioni, ma per adesso Edin è sempre in cima al gruppo.
Quando bisogna fare esercizi di coppia – che lui fa o con Mancini o con El Shaarawy – è il primo e riceve i complimenti del preparatore, quando ci sono piccole partitelle competitive non solo ci mette qualcosa in più ma scherza anche con Mourinho se tutto non va come previsto. Anche sui social, dove nella passata stagione per molte settimane non ha messo nulla legato alla Roma, lui e il suo staff hanno cambiato marcia, tanto che ieri Edin ha condiviso una storia in cui c’era la foto del suo meraviglioso gol al Chelsea con la scritta: “I campioni non si toccano”.
Dzeko sa che questa sarà l’ennesima estate da tira e molla, Mourinho stesso ne è consapevole e per quanti entrambi abbiano messo in preventivo l’idea di un addio (la Roma non è però disposta a regalare ad Edin il cartellino) non è detto che le cose non possano mettersi a posto. Perché Mou sa che in questo mercato con poche risorse, per tutti, trovare un giocatore del livello di Dzeko sarebbe molto difficile e perché lo stesso attaccante, dopo 6 anni a Roma e altrettanti allenatori (da Garcia a Josè) è tentato, molto tentato, dal provare a vincere almeno una coppa con la Roma. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli