La Roma è un cantiere e Mourinho è il direttore dei lavori. Scrupoloso, attento ai dettagli. Il primo allenamento aperto della sua gestione è un campionario di esercitazioni a ritmi alti, dove il primo e tenere elevata la concentrazione è proprio l’allenatore. Le parole chiave degli allenamenti di Mourinho sono intensità e innovazione. La seduta del pomeriggio è cominciata con un torello e i giocatori divisi in quattro gruppi. Il tecnico ha spiegato i movimenti, sempre nel vivo nell’azione e studiati a tavolino con i suoi collaboratori.
Un ruolo centrale ce l’ha Ripeti, il responsabile dei preparatori atletici, che ha illustrato ai giocatori le esercitazioni e i tempi di recupero. Zaniolo anche ieri si è messo in evidenza, è in condizioni smaglianti e ha una gran voglia di recuperare il tempo perduto. In campo c’è stata partecipazione e coinvolgimento, Mourinho si è rivolto spesso a Dzeko, che ieri ha lavorato regolarmente dopo avere saltato la prima amichevole per un leggero affaticamento.
Un’ora di campo, preceduta da una mezz’ora in palestra, poi via sotto la doccia. Esercizi nuovi rispetto al passato: prima l’analisi dei movimenti dei mediani sul maxischermo, con i match analyst che hanno evidenziato le cose fatte bene e quelle che hanno bisogno di qualche correzione. La squadra ha lavorato a ritmi alti e con il pallone sempre protagonista, sotto lo sguardo vigile di Mourinho che non si è perso neanche un secondo di esercizio.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo