Il giorno dopo l’approvazione del decreto che grazie all’obbligo di green pass permetterà ai tifosi di tornare a riempire gli stadi per il 50% della capienza (ma solo in zona bianca), arrivano i dettagli.
Esattamente come per cinema e musei, palestre e piscine, anche per entrare allo stadio non sarà necessario aver completato il percorso vaccinale, basterà infatti una prima dose, un tampone negativo o un certificato di avvenuta guarigione.
Una situazione che permetterà l’accesso a più tifosi, ma che spiega la necessità di distanziamento vista la contagiosità delle varianti. I club infatti, pur consapevoli di aver rischiato una riapertura anche molto inferiore, sono certi che la misura adottata non basti a risollevare la situazione critica delle loro casse.
Prendete la prima giornata: l’Inter campione d’Italia ospita il Genoa, di certo San Siro per festeggiare lo scudetto si sarebbe riempito o quasi, invece ci si dovrà “accontentare” di 40 mila tifosi, con un milioncino abbondante di euro di mancato incasso.
E lo stesso ragionamento si può fare per l’esordio giallorosso di Mourinho all’Olimpico contro la Fiorentina. La riapertura al 50% dopo un anno e mezzo di poco e niente è comunque un segnale fortissimo di ripartenza e speranza.
I tifosi mediamente sono stati contenti, anche se l’impossibilità di abbonarsi resta un problema. I più appassionati si sono posti subito una domanda: si potrà tornare a seguire la squadra in trasferta? Nel decreto non c’è nulla che lo vieti. Ovviamente dovranno essere rispettate tutte le disposizioni previste questo momento.
FONTE: La Gazzetta dello Sport