Partiamo dai tifosi
“Ho sentito di andarli a ringraziare, soprattutto quello spicchio sempre presente e continuo. Se lo faranno ancora di più sarà maggiore il contributo alla squadra”.
Si sente il trascinatore di questo gruppo? “Lo sento vicino, ci fidiamo di loro. Tutti hanno un valore importante, non è che si modifica il parere in base a un errore. Ieri sbaglia Bruno Peres però poi corre più di tutti. Emerson Palmieri gli è stato detto che ‘puzzava’ quindi si è dovuto profumare. È un ottimo giocatore, ve ne accorgerete. Ha un piede quando tira in porta… vedrete che diventerà un giocatore importante. La Roma non è la squadra ideale per crescere i giovani e farli sbagliare. Si può fare a Udine e Empoli, qua è più complicato”.
Voleva Fazio allo Zenit? Se lo ricordava così? “Ha qualità e personalità, ne avevo parlato anche in Russia. Al Tottenham non giocava ma il suo valore era chiaro a tutti. Ieri ci ha dato una mano importante, è stato quasi il regista della squadra. Se lo metti mediano è fortissimo, ha piede e prestanza fisica. Copre campo, arriva un po’ ovunque e sa disimpegnare quando è attaccato”.
Che Natale è? “Questo è un bel Natale perché abbiamo visto l’Olimpico festante e abbiamo lavorato nella maniera corretta. Non ci siamo fatti travolgere dalla sconfitta di Torino, oggi è tutto l’opposto di quello successo 7 giorni fa”.
Maturità acquisita? “ È stato un passo avanti. La partita con la Juventus si può sbagliare, quelle con Empoli e Cagliari vanno portate a casa. serviva la personalità di passargli sopra, senza altri ragionamenti”.
Si deve prendere dei complimenti per il lavoro fatto… “I complimenti vanno fatti ai calciatori, sono loro che si allenano e faticano”.
Quest’anno come se lo aspettava? “Ci abbiamo messo un po’ a carburare e ora siamo molto più forti dell’inizio. Siamo stati sfortunati negli infortuni ma siamo stati bravi nel sopperire alle mancanze. C’è stata grande disponibilità. Abbiamo perso un po’ di tempo ma adesso si possono fare buone cose”.
Cosa manca per fare quel passo in più? “Lo abbiamo sempre detto. L’esempio è El Shaarawy: ieri l’ho visto entrare su certi palloni che altre volte non avrebbe tenuto. Anche Dzeko se mette più determinazione può fare anche tre gol nella partita di ieri. Lui mette il massimo dell’impegno ma dovrebbe riuscire a ottenere quel qualcosa in più per fare meglio”.
Cosa augura alla squadra? “Non è che condiziono la squadra in funzione della famiglia, spesso è l’opposto. Le mogli sicuramente non si annoiano. Gli auguri sono sempre gli stessi, se riusciamo a essere uniti e coinvolti in quello che ricerchiamo possiamo far diventare tutti i giorni Natale. Se il supporto di quello spicchio di Stadio diventa regolare e si allarga le partite di ieri diventano la normalità”.
Cosa non deve mancare sulla tavola di Natale? “Un po’ di maiale ci vuole sempre. Auguri a tutti quanti”.