La Roma pareggia anche contro il Siviglia, nel secondo test contro un avversario di Champions. Dopo il Porto la squadra di Mourinho a Faro ha affrontato il Siviglia di Monchi, in ritiro come i giallorossi in Algarve. Nel primo tempo il tecnico portoghese ha lasciato in panchina molti titolari e ha affidato a Mkhitaryan, in campo con la fascia da capitano, il compito di guidare una squadra di seconde linee. Perez ed El Shaarawy hanno aiutato il centrocampo, mentre Mkhitaryan dava assistenza a Borja Mayoral. La Roma ha concesso poco, messa in campo con equilibrio.
Al di là degli interpreti, la squadra ha dimostrato di avere una spina dorsale. Il Siviglia è stato molto difensivo, in attacco vecchie conoscenze della Serie A come Suso e Ocampos non hanno saputo creare grandi pericoli, En Nesyri ha avuto poche occasioni, una clamorosa l’ha sprecata nella ripresa. Mourinho nella costruzione della Roma si è dedicato principalmente a dare equilibrio, la difesa ha concesso pochissimo, ma la fase offensiva è ancora da costruire.
Poche le occasioni avute nel corso dei novanta minuti: un destro di Mkhitaryan parato nel primo tempo, un bell’invito dell’armeno per El Shaarawy leggermente in ritardo. Poi Carles Perez si è fatto vedere con una punizione parata da Dmitrovic. Alla Roma è mancato solo il gol nella ripresa, a parte un tiro debole di El Shaarawy e un episodio da rigore su Zaniolo non rilevato dal Var, non ci sono state altre occasioni.
I giallorossi non sono riusciti a sfruttare la superiorità numerica per quasi mezz’ora con l’espulsione di Gudelj, che nel giro di sette minuti ha rimediato due cartellini gialli e all’uscita dal campo è stato molto duro nei confronti della terna arbitrale. Due ammoniti anche nella Roma, a testimonianza che anche questa è stata una partita vera, come quella contro il Porto. Gli attaccanti sono ancora in ritardo, ma si è vista un’idea di gioco. Nel primo tempo Kumbulla ha tenuto testa a En Nesyri, ma lui e Ibanez hanno commesso troppi errori in uscita.
A questa squadra manca una guida a centrocampo, nel primo tempo Mourinho ha schierato due Primavera, Bove e Darboe, nella ripresa è entrato bene Diawara, destinato a giocare in questa situazione di emergenza, capace di abbassarsi sulla linea dei difensori in fase di costruzione. Mercoledì la Roma giocherà l’ultima partita in Portogallo contro il Belenenses, poi sabato la sfida contro il Siviglia concluderà questa seconda fase di preparazione.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo