È Leandro Paredes il calciatore che può far decollare il mercato della Roma. Le tante offerte per il centrocampista argentino, che nel precampionato ha convinto anche un (inizialmente) scettico Luciano Spalletti, potrebbero indurre la società a cambiare strategia. Nelle ultime ore alla porta di Walter Sabatini hanno ricominciato a bussare in tanti. Le proposte dello Zenit e della Juventus, però, sono state ritenute troppo basse mentre in Inghilterra si parla di un ritorno di fiamma del Manchester City e del Liverpool. Rimanendo in Italia non va sottovalutato il Milan, che ieri ha stanziato 15 milioni per regalare a Montella il regista che il tecnico chiede da tempo. La Roma ha da tempo fissato in 20 milioni il prezzo: se qualcuno si avvicinerà a questa cifra, darà il via ad un effetto domino.
Con quei soldi Sabatini prenderebbe Amadou Diawara, già bloccato da settimane: col Bologna c’è un accordo per 5 milioni di prestito oneroso (ma nell’operazione potrebbe entrare Sadiq) e 10 per il riscatto obbligatorio. Con il «resto» il d.s. darebbe poi l’assalto a Borja Valero, nonostante le resistenze della Fiorentina. La qualificazione in Champions potrebbe dare una grossa mano ai piani romanisti, che prevedono anche l’arrivo di un terzino titolare: Darmian, in prestito, ma anche Bruno Peres, mai uscito definitivamente dal monitor di Sabatini. Il brasiliano però ha un paio di controindicazioni: costa tanto, il Torino lo valuta più di 15 milioni, e tecnicamente è molto simile a Florenzi, che Spalletti reputa più un trequartista che un terzino.
Altre cessioni che potrebbero portare un vantaggio economico in termini di ingaggi risparmiati e monetizzazione del cartellino sono quelle di Torosidis, Vainqueur e Iturbe, che per motivi diversi non convincono il tecnico. Appena terminato il mercato, intanto, è previsto un incontro con Manolas per il rinnovo (con sostanzioso aumento di stipendio) del contratto. Il greco ieri non si è allenato per un risentimento all’adduttore, ma stasera a Latina (ore 20 diretta su Roma Tv) dovrebbe esserci per la prima in coppia con Vermaelen: una prova generale in vista del preliminare di Champions.