Occhio alla seconda linea romanista. Perché è da lì che quando gli avversari si distraggono arriva un treno ad alta velocità di nome Jordan Veretout: un maestro degli inserimenti, calciatore in grado di spaccare in due le difese partendo dalle retrovie. Nella domenica perfetta del centrocampista giallorosso c’è l’evidenza di un processo di maturazione compiuto negli anni. Nato come mediano, Jordan con il tempo ha affinato le qualità in palleggio fino a diventare un metronomo in grado di abbinare costruzione del gioco e interdizione.
Il nuovo assetto tattico di Mourinho l’ha riportato in qualche modo alle origini: in questa Roma gioca in coppia con Cristante da secondo play, protegge la difesa e rinuncia a qualche scorribanda offensiva nel nome dell’equilibrio. Ma all’istinto non si comanda e contro la sua ex squadra Veretout è diventato Veretuttto, disputando una partita totale.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota