La Roma ha cambiato pelle. Non sono molti i nuovi arrivati, ma hanno in comune una cosa: hanno fame di vincere. La Roma con il Milan è tra le big con l’età media più bassa: in assoluto soltanto Venezia, Empoli e Spezia sono più giovani. Un traguardo del quale Pinto va orgoglioso. Il dirigente portoghese ha introdotto un programma innovativo, già testato al Benfica e perfezionato alla Roma. L’esplosione di Bove, Zalewski e prima ancora di Darboe è il frutto di questa strategia che a Trigoria non si era mai vista. Tanta attenzione per i giovani alcuni dei quali fanno parte della rosa di Mourinho. Sono stati seguiti da uno staff con tutta una serie di attenzioni: dalla preparazione atletica, ai controlli medici, dalla nutrizione alla comunicazione.
Un ragazzo che arriva in prima squadra viene affiancato in maniera costante e questo accadrà anche in futuro, quando un gruppetto dei migliori della Primavera di quest’anno si affaccerà alla corte di Mourinho. La strategia riguarda anche gli investimenti fatti per rinforza la squadra. Sono stati spesi 40 milioni di euro per Abraham che al lordo di ingaggio è costato 5,8 milioni grazie al Decreto Crescita. Niente a che vedere con i 15 milioni lordi di Dzeko. Acquisti come quelli di Mkhitaryan e Smalling rappresentano un’eccezione che non si verificherà in futuro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo