Il metodo di rilevazione dell’audience di Dazn sbarca in Parlamento. Dopo le polemiche sulla tenuta del servizio in digitale per quanto riguarda le prime tre giornate di campionato di Serie A, di cui la piattaforma è detentrice dei diritti per il prossimo triennio, ieri sul tema Dazn ha fatto il punto il presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Sottolineato che “le questioni della tenuta della rete sono sostanzialmente risolte o in via di risoluzione” – fermo restando la necessità di garantire una qualità del servizio e fornire una alternativa allo streaming come sottolineato da Agcom – Lasorella si è soffermato sulla metodologia utilizzata da Dazn per dichiarare l’audience di ascolto degli utenti online che secondo Agcom “non appare conforme“; e per questo lo scorso 9 settembre è stata aperta anche un’istruttoria affinché i dati di ascolto “siano univoci e attendibili”.
La rilevazione di Dazn, ha spiegato Lasorella, “viene effettuata da Nielsen mettendo insieme diverse fonti di dati” e Nielsen “è una società privata che effettua misurazioni, ma non è un ‘audi’ e non riveste la forma del JIC come invece indicato e auspicato dall’Autorità”.
Pronta la replica della piattaforma, con il Vp Media Andrea Cerasoli che pur non volendo entrare nei contenuti dell’audizione (“Non abbiamo ancora ricevuto una convocazione ufficiale“), ha tenuto a chiarire che la rilevazione dell’audience di Dazn è “assolutamente perfettibile” ma “chiara e lineare, che garantisce trasparenza“.
FONTE: Il Corriere dello Sport