“Sarà una partita con una difficoltà in più. Il Verona ha cambiato allenatore e non abbiamo nessun tipo di riferimento. Possiamo vedere il passato di Tudor o pensare che cerchi di ripetere i principi di Juric. Ci sono tante domande senza risposte“. E’ un dettaglio che di sicuro non piace a Mourinho, abituato a studiare le partite nei minimi particolari. Esempio chiaro il gol a palla ferma fatto col Sassuolo. Alla mancanza di video si aggiunge l’assenza di Vina che è stato fermato da una lieve distorsione al ginocchio.
Le soluzioni non sono molte. La logica è Calafiori che giovedì sera è uscito per crampi. Bocciato l’esperimento Ibanez ed escluso categoricamente ogni tipo di reintegro dei fuori rosa: “E’ ovvio che Roger non sia un terzino che può giocare e arrivare in posizione di cross. Semmai ho pensato a Tripi che ha fatto il pre-campionato con noi, ha giocato le amichevoli, ha imparato il nostro modo di pensare, ha il cuore giallorosso e può giocare in più posizioni difensive“. In attacco torna titolare Abraham e il vero ballottaggio è tra El Shaarawy e Mkhitaryan.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri