Un anno dopo la Roma torna sul luogo del delitto. La squadra che era di Fonseca, esattamente 365 giorni fa iniziò il suo campionato perdendo 3-0 a tavolino contro il Verona. Il tutto per aver schierato Diawara, che da poco aveva compiuto 23 anni, nella lista sbagliata. L’effetto Mourinho ha portato alla Roma 6 vittorie in 6 partite, il primo posto in campionato per miglior differenza reti e un entusiasmo senza precedenti. Quasi 30mila spettatori all’Olimpico giovedì in Conference League e settore ospiti del Bentegodi esaurito. In conferenza stampa parole sagge da parte del tecnico.
In un mese di partite Mou si è reso conto che in campionato non c’è una squadra che possa dominare e che, almeno negli undici titolari, la Roma non è seconda a nessuno. Lo squalo non perde l’istinto, quando sente l’odore del sangue. Così Mourinho continua a parlare di una stagione necessaria per costruire, ma dà retta anche alla sua natura vincente. Da un lato rimarca che la panchina non è all’altezza per puntare al massimo, dall’altro cerca di creare un gruppo di cemento armato.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri