Se chiede a Mourinho quale sia la qualità migliore di Rui Patricio, lui muoverà la mano orizzontalmente a velocità costante per disegnare la risposta. La parola chiave è continuità. “Rui è Rui” ha detto di recente, come per trattare con naturalezza un argomento scontato: vi aspettavate che il titolare della nazionale portoghese, campione d’Europa e protagonista di una finale, fosse un portiere scarso? E dire che durante la preparazione estiva Rui Patricio aveva commesso un paio di errori preoccupanti. La speranza della Roma è che abbia esaurito il bonus, o meglio il malus, riservando prestazioni di qualità per le partite ufficiali.
Finora è stato praticamente impeccabile, se non di più. Nell’esordio di Trebisonda fermò con sicurezza gli slanci dei turchi sull’1-1, prima che Shomurodov segnasse il gol della vittoria. Al debutto in Serie A, ha sbarrato la porta a Vlahovic. Nel ritorno contro il Trabzonspor, altre due parate contro Victor Hugo e Hamsik. E poi c’è stata la notte magica contro il Sassuolo, quando ha tenuto in strada una macchia che sbandava contro Boga e Berardi già pronti ad esultare. Contate quanti punti abbia fruttato, Rui Patricio, svolgendo con diligenza il lavoro di guardiano.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida