A pagare enormemente la crisi pandemica sono stati in particolare i club italiani, che hanno dei bilancio in profondo rosso, che fanno sembrare Dario Argento un dilettante dell’horror in confronto a quanto si legge nei documenti societari delle big del nostro Paese. Juventus, Inter, Milan e Roma, nei due esercizi toccati dal disastro Covid, hanno accumulato perdite per ben oltre un miliardo di euro complessivo: le tre società del Nord sommate hanno visto un rosso di circa 940 milioni totali, mentre i giallorossi hanno chiuso la prima stagione impattata dal virus con meno 204 milioni e ora, in attesa che entro il 289 venga approvato l’ultimo bilancio, ci sarà comunque una perdita a tre cifre, visto che i conti segnalavano che il risultato economico dei primi nove mesi era negativo per 108,3 milioni.
E intanto la famiglia Friedkin continua ogni mese ad immettere capitale all’interno delle casse di Trigoria: tra agosto e settembre sono stati fatti finanziamenti per altri 85 milioni, con un’esigenza continua di liquidità che non farebbe disdegnare ai texani l’ingresso di un socio di minoranza. Diversa la situazione di Suning che per ora non molla la guida dell’Inter dopo il prestito da 275 milioni del fondo Oaktree, di cui però soltanto 80 milioni lordi sono stati messi a disposizione della società milanese, con la proprietà Zhang che ha tenuto per sé il resto e ora deve far fronte alla caduta del colosso immobiliare cinese Evergrande, che ha fatto quasi andare in fumo la bellezza di 2,6 miliardi di investimenti. Una crisi senza fine per gli Zhang. Se la passano meglio la Lazio di Lotito e il Napoli di De Laurentiis, ma anche per loro i numeri sono tutti col segno meno davanti: in particolare i biancocelesti, nonostante il ritorno in Champions League hanno registrato una perdita di 24,2 milioni, dopo quella da 15,8 milioni dell’anno precedente
FONTE: Il Tempo – F. Biafora