Sarà difficile rinunciare a lui, ma è quasi inevitabile. Wojciech Szczesny è uno dei migliori portieri della serie A, è cresciuto molto da quando è arrivato in Italia. Ma la sua esperienza in giallorosso è destinata a concludersi a fine stagione. E’ molto difficile che l’Arsenal lo lasci ancora a Roma in prestito ed è altrettanto difficile che la società giallorossa possa riscattarlo alle cifre che vorrebbe il club inglese, vale a dire circa venti milioni. Del resto Wenger glielo aveva promesso la scorsa estate, quando lo aveva salutato per il suo secondo viaggio a Roma: «Ti aspettiamo l’anno prossimo ancora più forte». Szczesny ha buone possibilità di scavalcare Cech nel ruolo di titolare dell’Arsenal. La Roma del resto ha in casa il portiere titolare del futuro: Alisson, che è arrivato la scorsa estate e sta conoscendo il calcio italiano. Gioca in Europa League e studia per diventare il numero uno. Difficile prevedere un altro investimento da parte della Roma per il ruolo del portiere.
Il polacco ha fatto un bilancio della sua esperienza romana alla tv di famiglia. Con grande sincerità, secondo il suo stile: «Ho un grande ricordo di Rudi Garcia perché mi ha dato la possibilità di venire qui e ha creduto in me, poi è andato via a gennaio, ma credo sia un ottimo allenatore e un’ottima persona. Quando un allenatore se ne va, la responsabilità è di tutta la squadra, non solo del tecnico. Credo che in fin dei conti lo abbiamo un po’ deluso. Anche Spalletti è un’ottima persona. E’ venuto qui e ha portato subito disciplina nella squadra. Rudi era più un amico, una figura paterna nei confronti dei giocatori. Spalletti è molto duro con i giocatori, pretende disciplina, tutto deve essere fatto come dice lui e riesce a ottenere i risultati. E’ arrivato in un momento molto difficile quando pareggiavamo molto e non riuscivamo a vincere le partite. Ha cambiato radicalmente le cose e credo che sia un bravissimo allenatore».
PADRONI DI ROMA – Dopo aver spiegato le differenze tra i due tecnici, Szczesny ha rimarcato la sua felicità per le vittorie nel derby: «Abbiamo dimostrato ancora una volta chi comanda in città». Ma conferma la sua delusione per l’assenza dei tifosi allo stadio e per la sconfitta di Torino: «Vorrei che tornassero per sostenere la squadra come solo loro sanno fare. Contro la Juve abbiamo espresso un buon calcio ma siamo tornati con zero punti. Questa è la cosa peggiore perché siamo una grande squadra e dobbiamo andare in quegli stadi a cercare di fare sempre risultato. Ci sono rimasto male ma ammetto che Higuain ha segnato un gran gol».
UN GRANDE FUTURO – E’ felice di quello che ha fatto a Roma: «Il bilancio del 2016 è comunque positivo. Abbiamo conquistato il maggior numero di punti dopo la Juventus, ottenuto vittorie importanti con squadre toste come Napoli, Inter, Milan e Lazio. La squadra ha un ottimo potenziale e possiamo guardare al futuro con fiducia perché credo che la Roma abbia un gran futuro, quest’anno ha dimostrato che c’è un’ottima base su cui costruire e credo che il prossimo anno sarà ancora migliore». Anche senza di lui.