Il calendario fa paura. Da ieri, perso Smalling, anche un po’ di più. Dopo la sosta la Roma giocherà a Torino contro la Juventus, poi contro il Napoli di ritorno dalla trasferta oltre il circolo polare artico in casa del Bodo/Glimt. Mourinho deve riorganizzare in fretta le priorità per difendere il quarto posto in classifica: sarà Roger Ibanez a sostituire l’illustre infortunato, così come era già capitato quasi sempre in questo inizio di stagione. Ma questo inconveniente non ci voleva.
Del nuovo Ibanez omunque si fida. Molto. Gli ha imposto uno stile difensivo molto più accorto, ottenendo risposte rassicuranti. Il giocatore delle scorse stagioni non avrebbe mai buttato il pallone in tribuna nelle situazioni di difficoltò, a costo di errori banali e pericolosi. Oggi invece Ibanez evita rischi inutili e ha abbassato il numero di distrazioni all’interno della partita. Nel derby ha anche segnato il primo gol in Serie A. E poi Mourinho lo ha utilizzato anche come terzino, sia a destra che a sinistra, sfruttandone la buona velocità di base. Nella carriera di un difensore “allegro”, l’incontro con un allenatore del genere è un arricchimento incredibile.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida