Sarebbe già stata una gita particolare per José Mourinho, che l’ultima volta uscì dallo Juventus Stadium mostrando le orecchie ai tifosi per un’incredibile vittoria in rimonta con il Man United. Ma la designazione di Daniele Orsato rischia di alimentare la carica dell’allenatore, già abbastanza critico verso gli arbitraggi delle ultime settimane. Tra i due più volte c’è stata tensione. Tanto è vero che nel 2014, in un incrocio europeo in Slovenia, Mourinho commenta così il passaggio del suo Chelsea contro il Maribor: “Abbiamo giocato male, non posso negarlo. Orsato? Con lui ho una lunga storia che risale ai tempi dell’Inter, ma preferisco non parlarne“.
A cosa si riferiva? All’anno solare 2009, che a Mourinho costò addirittura quattro espulsioni. Due di queste accaddero con Orsato. La prima, con annesse squalifica di una giornata e multa di 15.000 euro, capitò durante una partita a San Siro contro la Fiorentina, peraltro vinta 2-0 il 15 marzo. Mourinho protestò vivacemente contro l’arbitro che lo allontanò (all’epoca per gli allenatori non esisteva il cartellino rosso). Mourinho fece resistenza al provvedimento e rimase a osservare il resto della partita nel tunnel, in uno spazio teoricamente proibito.
Mourinho non creerà pretesti per le polemiche nella conferenza di sabato prossimo. Ieri ad esempio ha fatto studiare ai giocatori le caratteristiche della Juventus sul maxischermo (con drone) installato sul campo Testaccio di Trigoria. Ma dai tifosi juventini non si aspetta il tappeto rosso. Essendo stato l’allenatore dell’Inter che vinceva, è considerato un rivale storico dalla Juve.
E quel gesto delle orecchie del novembre 2018 non è stato dimenticato. “Non lo rifarei – ha già chiarito Mou – ma in quel momento mi è venuto spontaneo. Avevano insultato me e la mia famiglia“. Juventus-Roma comincia da molto lontano, stavolta.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida