Roma spietata: ha sempre vinto in casa. Totti nel 2016 ha segnato 6 gol Perotti è l’uomo-cross. Gigante Fazio.
13 – I gol di Dzeko: un anno fa a Natale era fermo a 3. Mai in carriera era partito così bene.
64 – Le respinte di testa di Fazio: nessuno come lui nella Roma. Altezza, ma anche tecnica. Non a caso da quinto centrale dopo Manolas, Vermaelen, Rüdiger e Juan Jesus, è diventato titolare fisso.
6 – I gol nel 2016 di Totti, 4 nella scorsa stagione e 2 in questa. La doppietta con il Torino della scorsa primavera resterà uno dei ricordi più belli della sua carriera.
25 – I tiri tentati da Nainggolan: dopo Dzeko e Salah, è il terzo tiratore della Roma. Merito di Spalletti, che lo ha trasformato in trequartista. Col toscano in panchina Radja nel 2016 ha segnato 10 reti.
7 – I pali colpiti dal Salah: tutti i legni presi dalla Roma sono suoi. Storica la gara con il Bologna, quando ne colpì tre. Non accadeva da 11 anni, l’ultimo a colpirli in una singola gara fu Arturo Di Napoli nel 2005.
47 – Le occasioni create da Salah in campionato: è il più pericoloso. Ecco perché Spalletti non lo esclude (quasi) mai e già sente la sua mancanza ora che giocherà la Coppa d’Africa.
28 – I dribbling riusciti di Perotti: il valore più alto dell’organico.
10 – Le vittorie all’Olimpico della Roma su 10 partite: le nove in casa più il derby, tecnicamente giocato in trasferta.
81 – La percentuale di palloni utili giocati: la Roma ne sbaglia dunque in media solo 19 su 100. Per Spalletti la precisione nei passaggi è fondamentale.
50 – Metri: è il baricentro medio tenuto dalla squadra, reputato basso in rapporto alla media del campionato.
38 – I minuti disputati in campionato da Iturbe: tolti Alisson, Seck e Mario Rui, è il meno impiegato. Non è però uno dei meno pagati, anzi, i 2.5 milioni di stipendio ne fanno uno dei più ricchi della rosa.
45 – I minuti di Gerson a Torino contro la Juve. La scelta più discussa di Spalletti, che poi però ha detto: «Se non avesse preso il giallo sarebbe rimasto in campo». La partita successiva il brasiliano non è però sceso in campo neppure per un minuto.
62 – Le parate di Szczesny: il portiere polacco è l’unico a non aver saltato neppure un minuto in campionato.
58 – La percentuale di tiri nello specchio di Salah in rapporto a quelli tentati: è la più alta nella Roma, segno che l’egiziano davanti alla porta ci arriva spesso. Non sempre però è lucido.
71 – I cross di Perotti. Nella Roma è quello che ne fa di più: possibilmente da sinistra, dove ama giocare. Partendo da destra, però, ha conquistato il rigore nell’ultima dell’anno, contro il Chievo.