Pausa. Per recuperare le energie fisiche e mentali José Mourinho ha concesso tre giorni di riposo ai giocatori rimasti nella Capitale durante la sosta, eccezion fatta per gli infortunati che ieri hanno continuato a lavorare a Trigoria. Lo Special One invece è volato a Londra per trascorrere qualche giorno con la figlia – non aveva potuto festeggiare con lei il suo venticinquesimo compleanno – senza però staccare la testa dalla sua Roma, che sta attraversando un momento delicato.
La sconfitta di Venezia è stata pesante da digerire ma, mettendo da parte la rabbia per la direzione arbitrale, c’è un aspetto positivo della gara del Penzo. Senza Vina, Smalling e Calafiori a disposizione Mourinho si è affidato al 3-4-1-2 che, prima del rigore fischiato da Aureliano, ha evidenziato diversi passi in avanti dal punto di vista del gioco: Abraham ha ricominciato ad incidere e, con il nuovo assetto, il tandem con Shomurodov potrebbe rivelarsi una formula azzeccata.
Il modulo visto domenica scorsa potrebbe essere riproposto a dopo la pausa, quando i giallorossi affronteranno il Genoa di Shevchenko. Quasi sicuramente Vina sarà ancora fermo ai box per la gara di Marassi mentre le condizioni di Calafiori verranno valutate nei prossimi giorni: il terzino è reduce da un risentimento muscolare e non si correranno rischi inutili. Anche Smalling è reduce da un mese di stop, sta continuando a lavorare con gli infortunati e la sua presenza è ancora in dubbio.
Nel caso in cui la difesa a tre dovesse rivelarsi una scelta convincente, non è escluso che il tecnico posso decidere di iniziare ad adottare con stabilità il nuovo modulo, cambiando le carte in tavola anche in ottica mercato. Giocando a due punte infatti la permanenza di Borja Mayoral diventerebbe indispensabile per avere a disposizione un’alternativa di ruolo ad Abraham e Shomurodov, considerando che Tiago Pinto non ha in programma di piazzare colpi in attacco. Una prospettiva che stravolgerebbe i piani dello spagnolo e del suo entourage, che da agosto non ha mai perso i contatti con la Fiorentina dopo il tentativo effettuato dai viola a fine agosto.
In entrata le priorità del general manager giallorosso sono, come ormai noto, un centrocampista e un terzino che possa far rifiatare Karsdorp. Per sostituire l’olandese il nome in pole è Dalot. In mediana invece il preferito è Zakaria: il centrocampista però è finito nel mirino del Borussia Dortmund e la Roma non è intenzionata a partecipare ad un’asta. Per questo al Fulvio Bernardini prosegue la ricerca di un profilo adatto nel caso di difficoltà per arrivare allo svizzero. Intanto scatta l’allarme per Kumbulla che si è fermato dopo soli 17 minuti della sua Albania per un problema muscolare.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti