Dal ritiro della nazionale inglese, Tammy Abraham ha raccontato la richiesta di Josè Mourinho. “Mi ha detto che sono un ottimo giocatore e mi ha suggerito di lavorare per sviluppare una maggiore cattiveria. Mi ha detto di diventare una specie di mostro”. Cinque gol finora tra campionato e Conference League e sette legni colpiti, un infortunio alla caviglia che lo ha fatto soffrire nell’ultimo periodo, l’inglese cerca la definitiva consacrazione attraverso i consigli di Mourinho. “In campo non si può essere gentili, hai bisogno di quel carattere, devi spaventare i difensori e sotto questo aspetto sto cercando di migliorare. Mou mi ha detto che ero un giocatore troppo buono, che dovevo acquisire quella aggressività che si ottiene crescendo“.
Ha deciso di lasciare la Premier e di mettersi in gioco, e questo è già sintomo di grande personalità. “È sempre dura arrivare in un nuovo Paese e abituarsi a una cultura diversa. Ho cercato di ambientarmi presto e ho cominciato ad imparare un nuovo stile di calcio. Sono andato a spiegare le mie ali e spero di poter mantenere il livello di prestazioni di cui ho bisogno per rimanere nella squadra. Non mi aspettavo però che potesse essere così difficile. I calciatori sono molto intelligenti e per il modo di giocare in Italia la difesa è molto importante. Quindi per me si trattava di capire anche l’altra parte. In Inghilterra siamo abituati ad attaccare, attaccare, attaccare e devo imparare l’altra strada, come rompere le difese avversarie. Fa parte del processo di apprendimento e questo si può vedere con Lukaku e gli altri che sono andati all’estero e poi sono tornati in Inghilterra. Per me è questione di migliorare me stesso“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini