Un gol per vincere. Tanti altri per qualificarsi. L’Italia di Mancini ha solo una missione, quella di battere l’Irlanda del Nord per conquistare l’accesso ai prossimi Mondiali del Qatar. A Belfast, profondo Nord, gli Azzurri cercano questa sera – diretta su RaiUno alle 20.45 – una vittoria in un paese dove in precedenza non hanno mai vinto. Nel 1958 arrivò proprio per mano degli irlandesi la prima storica eliminazione dalla fase finale dei Mondiali, un dramma sportivo rivissuto recentemente dall’Italia di Ventura con la Svezia: sono passati quattro anni, la ferita è ancora aperta.
La sfida odierna è decisiva per la vittoria del raggruppamento, non ai fini della qualificazione; qualora gli Azzurri non dovessero centrare l’obiettivo, ci sarebbero ancora i play off per recuperare il pass per la Coppa del Mondo. Mancini – dopo il deludente pareggio contro la Svizzera – valuta un paio di cambi in formazione; fuori Locatelli, spaesato e poco prolifico, dentro Tonali, apparso più brillante e combattivo. L’altra variazione riguarda l’attacco; la prova di Belotti contro la Svizzera è stata modesta, e con l’assenza di Immobile non c’è un’alternativa all’attaccante del Torino.
Il ct pensa a Insigne come attaccante centrale, con Berardi e Chiesa a supporto del talento campano. Il tecnico cerca di allontanare l’ansia della vigilia, e sovrastrutture mentali che potrebbero condizionare i giocatori durante la sfida del Windsor Stadium. «Noi dobbiamo pensare a giocare la nostra partita – sottolinea il commissario tecnico – e dobbiamo pensare a vincerla. Intorno alla Nazionale c’è sempre una certa pressione, è ovvio che nell’ultima partita di qualificazioni ai Mondiali ce ne sarà ancora di più. Contro la Svizzera abbiamo concesso cose che solitamente non concediamo: nella ripresa siamo andati meglio, alla fine ci è mancato solo il gol». Il tecnico azzurro è focalizzato sul risultato finale, non sul punteggio che potrebbe maturare.
Confida intimamente nelle due reti di vantaggio che l’Italia può vantare nei confronti della Svizzera, e nella prestazione della Bulgaria che non può esporsi a figuracce ed eventuali dietrologie, a quel punto corredate da ragionevoli sospetti. «Non è questione di fare tanti gol, ma vincere – ribadisce Mancini – dobbiamo essere concentrati sulla nostra partita. Se saremo bravi a fare molti gol, avremo maggiori possibilità di qualificarci. Ma se i nostri avversari fino a oggi non hanno concesso nessun gol in casa, un motivo ci sarà.
Qualora non dovessimo vincere il nostro girone – conclude l’allenatore della Nazionale Italiana – avremo un esame di riparazione a marzo. Noi vogliamo vincere il girone e qualificarci». Il capitano Bonucci ammette che rispetto all’Europeo qualcosa è cambiato. «Nel gruppo avevamo qualcosa di diverso – ammette il difensore – non so se questo sia andato perduto dopo il trionfo ottenuto all’Europeo. Ora dobbiamo ritrovare quella voglia di sacrificarci l’uno per l’altro».
FONTE: Il Tempo – S. Pieretti