Amedeo Carboni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex difensore della Roma – capitano nella stagione ’96-’97, dopo l’addio di Giannini – ha analizzato i problemi alla base del periodo scuro della squadra di Mourinho. Di seguito le sue parole.
Da ex difensore, come mai la Roma non è ancora una squadra che si difende bene come invece tipico del credo di Mou? “Bella domanda, sembra non esserci una spiegazione logica. Non credo sia un problema di difesa e basta, ma di tutta la squadra perché la prima difesa parte dalle punte. Probabilmente quando non hai i difensori più forti al mondo, che sono quattro o cinque, è inevitabile che ci sia anche un problema tattico. Ci vuole tempo per far sì che tutto funzioni”.
E questo tempo Mourinho lo ha? “Assolutamente sì, ma che mettiamo in discussione uno come lui? Ha un’esperienza e una mentalità tali che non si può che iniziare da lì. Poi magari anche lui deve adattarsi un po’ ai giocatori che ha, ma mi sembra lo stia facendo”.
Come si lega questo al fatto che la Roma in trasferta fatichi? “Anche questa mi sembra una cosa senza spiegazione logica. Sicuramente ci sono degli errori individuali, forse lontano dall’Olimpico pesano di più, ma io vedo una squadra che pressa e attacca. Non difende benissimo, mi sembra che a volte anche giocando a zona i calciatori marchino poco, ma non credo ci sia molta differenza tra casa e fuori. Forse deve crescere un po’ come mentalità”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli