Un rumore di fondo ha guastato un bellissimo momento per Felix Afena Ohene-Gyan. L’attaccante stava scartando le scarpe che gli ha promesso e regalato Mourinho, ma i “balla, balla” riferiti a Felix non appena ha scartato le sneakers disturbano profondamente. C’è la frase che non può non suonare razzista: “Ci stanno le banane dentro, Felix”, pronunciata da Vito Scala, braccio destro di Totti per 25 anni e ora addetto agli arbitri del club. A Trigoria giurano che l’intento era ironico e che il riferimento è alle tante banane che il ragazzo mangia prima delle partite. Felix, che nel nome ha la parole “re” (Ohene), ha minimizzato: “Non era razzismo, siamo una famiglia, con me scherzano perché mangio tante banane, non fatevi idee sbagliate”.
I primi gol in A dell’attaccante classe 2003 arrivano 8 mesi dopo il primo gol italiano di Felix, sempre al Genoa, Under 18. Un dvd con le sue giocate nell’EurAfrica girava in tutta Italia, ma in lui credevano pochissimi scout: ragazzo velocissimo da formare tecnicamente e per tesserarlo bisognava usare uno slot per extracomunitaria. Ci ha creduto la Roma, ha in estate ha deciso di tenerlo nonostante le offerte dalla Serie C.
Ad agosto Mourinho aveva visto qualcosa di speciale in Felix: “Continua ad allenarti così, ragazzino”, gli aveva detto pochi giorni prima di regalargli l’esordio, deciso dopo la sconfitta con il Bodo, quando Mourinho ha diviso la squadra in buoni e cattivi. Il tecnico ha scelto chi non si risparmia mai e segue le sue indicazioni. Felix ha detto no al Ghana per seguire allenamenti anche individuali accanto a Mourinho. Ha dedicato a i gol a mamma Juliet, ancora in Ghana, che gli ha scritto “Sono davvero orgogliosa, ti amo figlio mio”.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci