La classifica dopo 16 giornate dice che la Roma è fuori dall’Europa, anche dalla Conference League. Al momento si trova a -13 dal Milan ed a -9 dall’Atalanta quarta ed ha collezionato già 7 sconfitte, oltre a quella contro il Bodo/Glimt. Il rischio maggiore è che non ci sia una via d’uscita o addirittura che si possa peggiorare e la sensazione è che ci vorrà un lavoro che duri più di qualche mesi. Sperare nel mercato invernale è sbagliato perché a gennaio non si rifà mai la squadra ed i soliti due/tre acquisti non sono sufficienti per rilanciarsi. Uno degli errori è Reynolds, il primo acquisto di Tiago Pinto, un investimento sbagliato che la Roma non può permettersi avendo un indebitamento netto di 442,1 milioni.
Il gm, senza esperienza nel nostro calcio, è stato preso per non intralciare la passione calcistica di Ryan Friedkin. La società ha poi voluto Mourinho, lasciando il mercato a Pinto che, mal consigliato, ha speso 90 milioni. Al momento solo Rui Patricio sta dimostrando cose positive, mentre tutti gli altri sono dei flop. In più ha regalato Pedro alla Lazio, Dzeko all’Inter e Florenzi al Milan. Il colpo è stato Abraham, voluto dallo Special One, ma ancora si sta ambientando. Inoltre non è arrivato Xhaka o un altro centrocampista, eppure Pinto si era dato 7,5 come voto per questo mercato.
In molti si chiedono perché Mourinho abbia accettato la Roma in queste condizioni, ma forse all’inizio erano altre. L’allenatore, cercato dall’Everton, ha una squadra incompleta e sta facendo quel che può ed a volte anche lui è andato in confusione. Per ora sta facendo peggio di Fonseca, infatti ha 8 punti in meno. Ha deciso di puntare su 12 giocati, scartando Villar e Mayoral. Senza la presenza di un leader e dei migliori giocatori, la squadra ha difeso lo 0-3 contro l’Inter e Mourinho a questo non serve.
FONTE: Il Messaggero