Lo Spezia che negli anni passati aveva fatto arrossire sia Rudi Garcia che Paulo Fonseca, stavolta si sfarina davanti a José Mourinho, che riporta la Roma al 6° posto. Tutto ciò grazie a un 2-0 a trazione posteriore, visto che le reti – entrambe da azione d’angolo – sono arrivate da due difensori, Smalling e Ibanez. In avvio Mourinho per il suo 3-5-2 sceglie Mayoral come partner d’attacco di Abraham. Per lo spagnolo, capocannoniere giallorosso della scorsa stagione è la prima volta da titolare in campionato quest’anno, e la decisione dell’allenatore portoghese pare giusta, anche se Borja non fa bene come a Sofia. Ma se la Roma a volte ha fatto fatica a sbloccarsi, stavolta la partita viene subito indirizzata verso i binari giusti dalla rete di Smalling, giunta alla prima occasione.
Basta che Veretout calci un angolo dalla destra perché Abraham colpisca di testa; la palla è diretta verso la porta ma Smalling – tenuto in gioco da Maggiore – spiazza tutti intervenendo con la zuccata decisiva. Nella ripresa lo Spezia decide di entrare in partita. Lo fa mettendo in campo Verde, Agudelo e Bastoni, disegnando un 4-3-2-1, che prendono il controllo della mediana. A far evaporare i timori giallorossi, però, è il raddoppio, giunto sempre su angolo battuto da Veretout. Passa dunque la Roma, che in casa almeno ha una dote finora: quando è in vantaggio, vince. La zona Champions s’insegue anche così.
FONTE: La Gazzetta dello Sport