In campo sono stati quasi inscindibili per più di dieci anni, ma per Daniele De Rossi e Francesco Totti il destino ha in serbo programmi differenti. E’questa la lettura dello storico numero sedici della Roma, che in occasione del Gran Galà Gazzetta Awards ha parlato della possibilità di rientrare club giallorosso insieme all’ex capitano: «Stiamo facendo percorsi diversi – spiega De Rossi – con obiettivi e due futuri diversi. L’altro giorno Francesco era allo stadio e tutto s’è bloccato per cinque minuti. Non saremo dimenticati per parecchio tempo».
Nei piani dell’ex centrocampista c’è quello di diventare allenatore – ha da poco ottenuto il patentino Uefa A/B – con il sogno di arrivare un giorno sulla panchina del club che ha amato fin da bambino: «Almeno fino a giugno non ci saranno novità perché non sono ancora abilitato al 100% ad allenare. Farlo nella Roma? Sognare non costa nulla ma è lavoro di grande responsabilità e bisogna essere realisti. C’è un percorso che può durare anni ma un giorno sogno anche io di raggiungere quella panchina. Ora questa pressione non la voglio».
Per il momento dunque non se ne parla, e guai a mettere in discussione l’operato dello Special One: «Mourinho ha dato una bella iniezione di entusiasmo. Non è facile né corretto giudicare da fuori, mi tengo le mie idee. Forse ora la Roma ha bisogno di un filotto di vittorie. Mi attendo un processo di qualche anno che riporterà il club in alto grazie alle persone giuste».
Nel frattempo l’infermeria di Trigoria continua a tenere in ansia José Mourinho. Già nel post partita dell’Olimpico il tecnico non era stato ottimista in vista della trasferta in programma sabato a Bergamo. Il problema all’adduttore che ha costretto Smalling a chiedere il cambio con lo Spezia infatti ha lasciato con il fiato sospeso l’allenatore: al 64′ l’inglese ha avvertito un fastidio alla coscia destra ed è subito rientrato negli spogliatoi insieme ad un fisioterapista.
Un infortunio che al momento non ha reso necessario effettuare gli esami strumentali del caso ma che mette in forte dubbio la presenza dell’inglese per la sfida con l’Atalanta. Oggi la squadra tornerà ad allenarsi al Fulvio Bernardini e lo staff sanitario monitorerà nuovamente le condizioni del centrale. Se dovesse essere costretto a fermarsi di nuovo, per Smalling – che l’anno scorso era rimasto fuori per più di 200 giorni – si tratterebbe del terzo stop da inizio stagione.
Lo Special One non si era sbilanciato neanche sul recupero di Zaniolo, ma i segnali arrivati dal classe ’99 nelle ultime ore sono incoraggianti: il giocatore ha svolto regolarmente l’allenamento post partita all’Olimpico, ieri a Trigoria ha effettuato un nuovo test sul campo che ha dato le risposte sperate e da oggi tornerà a lavorare in gruppo. Dopo aver scontato la squalifica dunque Zaniolo tornerà a disposizione di Mourinho per l’ultimo big match del girone d’andata. Stesso destino per Mancini che riprenderà il suo posto nella linea a tre. Intanto Reynolds è volato negli Usa con due settimane d’anticipo. Il terzino sarà impegnato in uno stage con la sua nazionale e rientrerà in Italia nel 2022, sempre che la Roma non trovi una nuova sistemazione all’americano.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti