Dal Chelsea in poi Mourinho è sempre stato il condottiero dei campioni, ma il progetto dei Friedkin potrebbe star spingendo il tecnico a una evoluzione del proprio ruolo. Fin quando il mercato non gli porterà i campioni che vorrebbe (e a gennaio sarà difficile andare oltre i Grillitsch e i Dest), il tecnico sarà chiamato anche a far crescere i giovani che ha a disposizione. Contro l’Atalanta mancherà Felix, che il tecnico ha diviso con Alberto De Rossi per qualche tempo, prima di aggregarlo stabilmente in quella squadra, più o meno come è successo con Bove e Zalewski.
Ci sono poi ragazzi che hanno esordito, ma che fanno la spola con la Primavera, come Cristian Volpato e Filippo Missori. Non è finita qui: sono in rampa di lancio Maissa Ndiaye, 19enne difensore segalese, e Filippo Tripi. Ci sono poi dei giovani considerati “consolidati”, ma che a vedere la carta d’identità sono ancora giovanissimi: Kumbulla (2000), Darboe (2001), Calafiori (2000): il loro impiego non fa neanche più notizia, ma il futuro della Roma di Mourinho, anche in ottica di possibili plusvalenze, potrebbe passare anche da loro.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini