Mourinho guarda l’orologio: «Sono 22 minuti e mezzo che non battiamo una grande», ed è come si misurasse il tempo di una nuova Roma, quella che adesso è capace di superare anche squadre del suo livello e superiori. Serviranno tuttavia delle controprove, perché non è detto che l’Atalanta in casa sia davvero una grande, dove ha già perso tre volte. Gasperini ha ridotto la gara all’episodio del possibile gol del 2-2, annullato per un fuorigioco di Palomino giudicato influente: «Mi devono spiegare, questa roba toglie credibilità» ha ripetuto.
L’Atalanta gioca il suo solito calcio di aggressione e sfondamento ma in casa gli viene meno bene, Mourinho ha cominciato a studiare questa partita prima di Roma-Spezia mostrando filmati ai suoi (inclusi quelli di Atalanta-Villarreal 2-3) già una settimana fa. Il tre contro tre in difesa è stato un rischio calcolato che ha provocato superiorità a centrocampo, dove Mkhitaryan ha alzato il pressing e Zaniolo liberato le briglie. I nerazzurri hanno tirato in porta solo con i difensori, su punizione o di sponda mentre Veretout e Abraham orchestravano alate ripartenze.
FONTE: La Repubblica