La variante Omicron dilaga, la sua contagiosità – come hanno ribadito governo e Cts invitando ancora una volta gli italiani a vaccinarsi – è preoccupante. Ma ai tifosi viene chiesto ora un “sacrificio” quasi nullo. Nel cosiddetto decreto “festività”, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, non ci sono infatti richieste di nuovi tamponi, nemmeno per chi non ha ancora ricevuto la dose booster come si era pensato in un primo momento, né tantomeno si è parlato di riduzione della capienza degli stadi che resta ferma al 75%.
Quello che il governo ha imposto, dall’entrata in vigore del decreto fino al termine dell’emergenza epidemiologica (al momento fissato al 31 marzo), è l’obbligo di indossare negli impianti all’aperto (anche in zona bianca) mascherine Ffp2, le cosiddette superfiltranti, più sicure delle altre, a partire da quelle chirurgiche. “Diversi studi hanno dimostrato la grande importanza delle mascherine per prevenire il contagio, soprattutto con una variante contagiosa come la Omicron (i casi raddoppiano ogni due giorni, ndr). Per questo siamo intervenuti rendendo obbligatorio l’uso delle Ffp2 in alcuni ambiti”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, citando poi espressamente gli stadi.
Una decisione che fa sorridere il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, che aveva a lungo lavorato in questa direzione, una sorta di compromesso per andare incontro alle esigenze sanitarie del Paese in un momento in cui si continuano a registrare nuovi contagi, senza però penalizzare troppo gli eventi sportivi: “Sono soddisfatta della proposta, da me caldeggiata, di adottare l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2″, ha detto.
Quindi ha lanciato un appello: “Mi rivolgo alle società sportive e agli organizzatori degli eventi affinché vengano intensificati i controlli per contrastare il propagarsi del contagio e scongiurare eventuali e conseguenti misure di restrizione“. Il senso è chiaro: o si iniziano ad indossare davvero le mascherine anche negli stadi (ultimamente sono in aumento, ma ci sono ancora troppi visi scoperti) oppure si andrà incontro a provvedimenti più drastici che potrebbero tornare ad attaccare la capienza.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – E. Esposito