Kumbulla sta sta scalando di settimana in settimana le gerarchie di Mourinho e il passaggio alla difesa a tre l’ha sicuramente agevolato, considerate anche la fragilità di Smalling e le tante gare ravvicinate con appena 4 centrali a disposizione. Da Venezia-Roma, prima gara col nuovo modulo, Kumbulla ne ha disputate 4 su 8 da titolare in campionato, prima era sceso solamente una manciata di minuti (nel recupero) a Cagliari. Il 6-1 col Bodo l’ha pagato sulla propria pelle, finendo tra gli epurati.
E da li è risalito, con quella caparbietà che trovò in Juric, un primo grande estimatore ai tempi del Verona. Una delle partite simbolo della stagione, non a caso, è proprio il successo contro il Torino guidato dal suo ex allenatore. “Quando la partita finisce con il portiere Milinkovic-Savic che sale in area e Kumbulla che entra per marcarlo – spiegò lo Special One – vuol dire che ho un grande gruppo e ragazzi pronti a sacrificarsi“.
Ma le strade del mercato sono parecchio districate: il richiamo del Napoli si fa sentire, ma anche Torino, Fiorentina e Cagliari bussano alla porta. Lui ha manifestato la volontà di restare, una presa di posizione che rassicura Mourinho e soprattutto Pinto che lo ha descritto come un modello positivo: “Dopo la disfatta di Bodo tutti i calciatori hanno avuto l’opportunità di giocare. Kumbulla è un esempio. Tutti insieme abbiamo fatto un disastro prima, ma poi abbiamo avuto la capacità di riprenderci“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota