Oggi alle 14.00, il mister Josè Mourinho risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Cagliari (domani alle ore 18.00). Tuttoasroma seguirà l’evento con contributi video:
La partita molto più complicata di quello che sia anche perchè il Cagliari viene da due vittorie consecutive… “”La penso come te, la classifica è quella di questo momento ma non penso che il Cagliari sarà lì a fine stagione. Hanno esperienza, stanno facendo punti, hanno fatto sei punti nelle ultime due e verranno qui per fare punti. Hanno vinto all’Olimpico contro la Lazio, sono capaci di giocare contro squadre di potenziale. Abbiamo perso le ultime due, un punto nelle ultime tre e come minimo. Pensiamo alla prossima e la prossima è domani contro il Cagliari. Abbiamo lavorato tutta la settimana, dopo l’ultima partita contro la Juve abbiamo dovuto rimotivare i giocatore, bisogna rialzarsi e non è facile dopo aver perso una partita come l’abbiamo persa noi. Mi dispiace per i 5.000 tifosi, per uno stadio come l’Olimpico è vuoto, mi dispiace per chi dovrà rimanere a casa. Cerchiamo di farne una motivazione extra, cerchiamo di dare qualcosa ai tifosi che non possono venire allo stadio”.
Qualcosa in più su Sergio Oliveira? Può giocare anche come costruttore di gioco e non solo come mediano o mezzala? Poi la questione dei rigori: 3 sbagliati su 4, Oliveira può diventare la prima opzione come rigorista? “Non ci ho ancora pensato, non lo so, decideremo. Ma adesso non posso dirlo, abbiamo lavorato su tante cose in settimana che su questo caso specifico non abbiamo affrontato nulla. Abbiamo cercato di dare un po’ più di conoscenza tattica a Sergio e Maitland-Niles, ma non solo loro, anche agli altri che non sono vicini ad essere perfetti. Non ho mai pensato che fosse stato possibile prendere Oliveira a queste condizioni, conoscendo il nostro profilo di mercato e l’importanza di Sergio, che gioca in una squadra per vincere il campionato e l’Europa League… Non pensavo fosse possibile, quando Pinto me ne ha parlato ho detto subito di sì. Non perché è un regista o perché è un centrocampista in grado di migliorare l’organizzazione. No, è un giocatore di carattere e abbiamo bisogno di lui. Per la sua personalità e per come si comporta in campo pensavo fosse importante per noi. E’ un giocatore multifunzionale, che sa giocare, che ha esperienza e ci migliora. A poco a poco miglioriamo la rosa e le opzioni, per noi questa finestra di mercato è stata positiva, abbiamo preso giocatori prima di tutto presto ed è merito del direttore. E poi ci migliorano tanto le nostre opzioni. Finora abbiamo fatto 7 mesi solo con un terzino destro, era un dramma ogni volta che Karsdorp aveva un problema, con l’Inter abbiamo messo una formazione sbilanciata. Maitland-Niles ha giocato con la Juve senza problemi, può giocare a sinistra e può darci una mano anche difendendo a tre. OIiveira può fare tutto, non è un regista ma può fare tutto. Abbiamo 6 mesi davanti, speriamo di andare avanti in Conference, ci saranno tante partite da giocare, con il loro arrivo e le uscite di giocatori che hanno giocato poco. Per noi è importante avere queste opzioni”.
Le condizioni di El Shaarawy? “Sono stato già simpatico a fare la conferenza alle 14, ma non posso dare una risposta che avrei dato alle 19. Magari può chiamare più tardi… Non si è mai allenato con noi, se oggi ci riuscirà sarà in panchina. Non abbiamo opzioni, non avremo i soliti 12 in panchina, saranno aggregati 4-5 Primavera. Se uno come Stephan arriva all’ultimo momento sicuramente sarà in panchina”.
Chi sono gli indisponibili? “Non posso dirli ora, ma finora molti non si sono allenati con noi, abbiamo la seduta alle 17 per questo motivo. Sapete già degli squalificati. Poi ci sono El Shaarawy, Smalling e Karsdorp che non si sono allenati, vedremo oggi”.
La situazione di Veretout? “Guardi, se vede la nostra rosa e il numero di partite giocare, può essere una rosa grande nei numeri ma 15 giocatori giocano quasi tutti i 90′. In condizioni normali nessun giocatore dovrebbe essere così importante. Fino alla scorsa settimana Karsdorp era indispensabile, ora non lo è più. Più la squadra ha opzioni, più i giocatori diventano meno indispensabile. Ora a centrocampo con Cristante, Veretout, Bove che sta crescendo, Mkhitaryan che abbiamo reinventato in quel ruolo siamo abbastanza equlibrati e possiamo dare ossigeno ai giocatori. Veretout sarà sempre importante per noi, ma nelle ultime partite non è andato benissimo, non ha giocato al suo livello”.
Chiaramente è soddisfatto del mercato. Ora giudica la rosa completa o manca ancora qualcosa? “Sono contento perchè conosco il profilo del mercato che possiamo fare, riconosco e ringrazio lo sforzo della società e il lavoro fatto dal direttore per migliorare la rosa. Sono intelligente ed equilibrato, abbiamo fatto un buon mercato in funzione di ciò che siamo. Fare mercato adesso è complicato per tutti, immaginatevi per noi. Ma prendere due giocatori in prestito, giocatori che sono già pronti per giocare quando di solito si aspetta per altre opzioni, due opzioni che ci migliorano. Se pensiamo a quanto hanno giocato Calafiori, Mayoral e Villar, in termini di minutaggio, per noi è un miglioramento. Un terzo acquisto? Non me lo aspetto, penso che abbiamo fatto il possibile e Tiago Pinto ha lavorato presto, già dal 1 gennaio. Ha fatto il più presto possibile e sono contento per com’è andata”.
Il recupero di Spinazzola? In fase di non possesso mancano le marcature, come avvenuto nel gol di Dybala domenica. Vorrebbe maggiore attenzione? “Chiedo esattamente il contrario di ciò che hanno fatto, chiedo sempre pressione sulla palla e copertura in diagonale del giocatore a centrocampo. Con Dybala è successo la seconda volta, l’altra mezza opportunità è arrivata prima del gol ed è stata una situazione in fotocopia. Su Spinazzola, mi sarebbe piaciuto sapere chi è stato il fenomeno che ha detto che ha detto che sarebbe rientrato a novembre, sarebbe stato un pazzo. Lo ha detto lui? E’ stato pazzo anche lui, iperottimista ma lo hanno motivato in modo sbagliato, è una lesione impossibile da recuperare in pochi mesi. Ogni partita in cui mi arriva migliorato sono contento. Se rientrerà ad aprile o a maggio sarò contento, è una lesione difficile e il recupero non è mai una linea retta. Per questa ragione sono tranquillo. Lui soffre questa situazione ma gli dico sempre che manca un giorno di meno. Capisco la domanda, ma con lui lavoriamo con tranquillità e cerchiamo di trasmettergli il messaggio corretto”.
Dopo Roma-Juve ha descritto molto bene il profilo psicologico della sua squadra. Come hanno preso le sue parole? Come si può migliorare quest’attitudine ad uscire dalla partita, visto che anche in coppa il fattore psicologica conta? “Penso che le abbiamo preso bene. Non si saranno sentiti bene, ma gente che vuole migliorare e che si fida della mia esperienza la vedo sempre molto positiva quando ci si confronta. Tutto quello che dico alla stampa non è diverso da quello che dico alla squadra, ovviamente con loro vado molto di più a fondo. Lo abbiamo fatto, ho sentito gente che vuole migliorare. Non sono permalosi o scontenti per le critiche, per questo mi fa piacere lavorare con loro. I giocatori sono aperti, la situazione psicologica è stata ovvia per tutti ma per dare l’esempio del nostro profilo in quel periodo lì in cui abbiamo subito 3 gol abbiamo fatto un solo fallo… Se fossi stato in campo io ne avrei fatti da solo almeno 4… Siamo un pochino naif. Anche Oliveira ha notato che ci sono tanti giovani qui, anche i giocatori importanti sono giovani. Ci vuole pazienza, poco a poco”.
Una settimana un po’ difficile perchè il risultato di Roma-Juve offusca 70 giocati bene. Qual è stato il focus del suo lavoro durante la settimana? Su Oliveira, le ricorda qualcuno che ha allenato in precedenza? Le sue indicazioni che gli darà in vista di domani? “Mi ha fatto talmente tante domande che mi sono perso… Ha detto e bene che il risultato ha offuscato 70′ giocati bene. Li ha offuscati fuori, non per noi che lavoriamo dentro e non possiamo dimenticarli, anzi, dobbiamo prenderli ed analizzare quanto di buono abbiamo fatto. Potrei dire che più o meno nella nostra analisi dopo Roma-Juve, in 45′ di meeting, abbiamo parlato 35′ su quei fantastici 70′. Li abbiamo analizzati di più del disastro fatto in quei dieci minuti. Abbiamo fatto bene tante cose che non possiamo dimenticarcele, voi si.Per voi e per i tifosi è importante il risultato, il dolore che abbiamo sentito era per quello, ma abbiamo fatto bene tante cose: la gestione della palla, il pressing, l’ingresso in campo nel secondo tempo, l’atteggiamento dopo il gol subito… Abbiamo fatto bene tante cose. Ogni volta che la squadra sbagliava lo abbiamo analizzato. Nel primo tempo ci sono stati errori di base, giocatori bravi non si fanno attrarre ne dalla palla e ne dall’uomo. Sul secondo abbiamo riflettuto sugli errori in costruzione, non c’è stato solo un collasso mentale ma errori individuali in tutti e due i gol. Ho parlato della mancata chiusura di Shomurodov, ma c’erano anche errori individuali sulle seconde palle. Immaginatevi parlarne dopo 48 ore con ancora quel peso… Ma i giocatori hanno risposto bene. Riguardo il Cagliari, conosco Mazzarri come lui conosce me. E’ una squadra competitiva, verranno per strappare un punto ma vorranno avere la possibilità di prenderne 3. Ci siamo preparati anche ad affrontare una squadra che gioca in questo modo. Anche a noi servono punti: siamo preparati per prenderceli”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Moilinari