Mentre Massara è a Londra per capire cosa e come chiudere, di mercato ne parla anche Spalletti a Trigoria. «Sarò chiaro: a me la squadra sta bene com’è. E ci credo» dice il tecnico della Roma. Tranne poi ammettere: «Ci saranno 20-25 giorni in cui giocheremo ogni tre giorni, lì ci vogliono numericamente i giocatori. Se non succederà nulla di particolare, riusciremo anche a sopperire alla situazione». Intanto però è andato via Iturbe e Spalletti su questo è chiaro: «Se qualcuno vuole fare come lui perché qui gioca poco, dobbiamo accontentarlo. Ma i giocatori che andranno via vanno assolutamente sostituiti». Anche perché il tecnico vuole davvero alzare l’asticella ancora un po’ più su: «Dobbiamo ripartire dai numeri importanti fatti nel 2016 e fare qualcosa di meglio. In tal caso ci avvicineremmo molto a vincere qualcosa…».
NELLA CITY – Considerando un po’ tutto, ecco perché il d.s. Massara mercoledì pomeriggio è volato a Londra, dove ha raggiunto anche l’ex d.s. giallorosso (e suo mentore) Walter Sabatini. Lì, nella city londinese, Massara è andato per provare a capire i tempi per Charly Musonda, il baby belga del Chelsea che vorrebbe prendere in prestito per coprire il buco lasciato da Iturbe (e l’assenza temporanea di Salah). Musonda è diventato da un po’ la prima opzione giallorossa, anche perché di fatto è quella più facile (e meno onerosa) da chiudere. A Londra, però, ha avuto contatti anche con l’Everton per Deulofeu, lo spagnolo che piace molto anche al Milan. Gli inglesi hanno chiesto due milioni per il prestito e il pagamento dell’ingaggio fino al termine della stagione, Massara sta provando ad abbassare le condizioni. Non è poi da escludere che abbia raccolto anche qualche offerta, nello specifico per Manolas. Il greco piace allo United (il Sun parla di un’offerta pronta da 38 milioni) e al Chelsea. Su Jesé, invece, tutto in stand-by.
SABATINI – A Londra, come detto, c’è anche Walter Sabatini. L’ex d.s. della Roma ha passato molto tempo ultimamente con due suoi uomini di fiducia, Frank Trimboli e Paolo Busardò. E tramite loro è stato «presentato» al Tottenham. Sabatini ha parlato con Daniel Levy, il presidente, per una possibile consulenza esterna. Un ruolo diverso da quello di d.s. (atipico in Inghilterra) e su cui sta riflettendo per il suo futuro.