«Cosa manca alla Roma per vincere? Nulla. Se proprio vogliamo trovare qualcosa, sarebbe la consapevolezza di poter vincere, che sta pian piano crescendo nella squadra. Nella società c’è sempre stata. I giocatori, sotto la guida di Spalletti, stanno apprendendo questa arte». L’a.d. della Roma, Umberto Gandini, ai microfoni di Sky Sport, rilancia le ambizioni del club, accettando da ex milanista anche un confronto ardito: quello tra Silvio Berlusconi (29 trofei vinti sotto la sua gestione) e James Pallotta: «Difficile fare un paragone dopo così poco tempo, ma sono personaggi di grandissima passione, che hanno una visione molto ampia, vedono le cose prima, hanno passione per l’innovazione. Qualche similitudine c’è, ma devo conoscere il presidente molto di più». Altri temi obbligati: il nuovo stadio, le barriere all’Olimpico, il mercato e i rinnovi di Spalletti, Totti e De Rossi. Stadio: «Ci auguriamo di mettere la prima pietra nel 2017: è in testa ai pensieri del club. È un progetto di ampio respiro per tutto il calcio italiano».
Barriere: «Il contatto con le autorità è costante, faremo di tutto per risolvere il problema per la Curva Sud e tornare a respirare quell’atmosfera magica che ho conosciuto da avversario con il Milan». Mercato: «Pensiamo di essere coperti, ma abbiamo gli occhi aperti per valutare quanto si può fare. Dobbiamo rimpolpare la fase offensiva. Vediamo come si svolge il mercato, che è sempre dinamico». Spalletti: «Non posso che ripetere quello che abbiamo già detto: abbiamo un percorso molto chiaro davanti, i giocatori e i risultati firmeranno il rinnovo di Spalletti. Siamo contentissimi di quanto stiamo facendo con lui». Totti e De Rossi: «Sono due casi assolutamente trasparenti: ci confrontiamo tutti i giorni con loro, sono a disposizione, svolgono la loro professione in modo esemplare, hanno grande esperienza e una caratura di livello. La società è pronta ad ascoltarli, non vedo problemi. Non sono solo patrimoni della Roma, ma del calcio italiano e mondiale».