L’allenatore dell’Empoli ed ex giallorosso, Aurelio Andreazzoli, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza pre gara:
Tornando alla gara di San Siro, è stata una bella soddisfazione al di là del risultato finale… “Io sono sempre soddisfatto e penso di dare questa impressione. Volevamo seguire un percorso per ottenere questi risultati nel corso della stagione, il tempo ti dà l’opportunità di mettere a posto le cose. Ciò permette ai giovani e ai meno giovani di consolidarsi, lavorano particolarmente per una soddisfazione personale usufruendo della squadra. Sono contento ma dobbiamo continuare: abbiamo la possibilità di migliorare, con questo modo di pensare e di agire. I miei giocatori sono molto bravi nei fatti, siamo caduti diverse volte ma ci siamo subito rialzati. Questo è l’aspetto migliore. Cadremo ancora, anche in maniera pesante, ma l’aspetto morale conta tanto come abbiamo evidenziato più volte”.
Che partita si aspetta? Quanto sarà difficile? “Mi sembra ovvio che teniamo al risultato, e mi sembra altrettanto ovvio che il nostro obiettivo è migliorare la classifica. Speriamo di riuscirci di volta in volta, noi andiamo in campo per fare la prestazione. Poi dipenderà quanto la Roma ti consente di fare, nonostante tu faccia moltissimo. Il nostro compito è di far scendere un po’ loro e noi tenere il nostro livello alto”.
Il mercato può partire con la partenza di Mancuso… “Intanto è arrivato Benassi, che era atteso da noi. Dovevamo colmare la casella dell’infortunio di Haas. Accardi è stato perfetto anche come tempi e ci ha portato quello che volevamo. Mancuso è sempre stato un punto di riferimento nello spogliatoio, sempre positivo pur non giocando sempre. Le doti morali sono altissime e lo ringrazio personalmente di questi sei mesi che sono stati molto interessanti. Ho conosciuto una bella persona”.
Qual è il segreto per dosare giocatori giovani? “Non so se c’è un segreto, però l’ambiente dove entrano i ragazzi giovani, anche quelli della Primavera è positivo. E quando un ambiente è sano ed è di aiuto diventa una cosa naturale. Io credo che avere la possibilità di avere un appoggio sicuro, una scialuppa di salvataggio, e cioè la conoscenza del gioco, è molto importante. Anche chi non è pronto per giocare sa che da lì si parte”.
Come sarà il confronto con Mourinho e in generale contro la sua ex squadra? “Per me è una fortuna e una soddisfazione, ci siamo confrontati poco sul piano individuale ma Mourinho è stato molto carino all’andata. Per me è una gara come le altre, cerchiamo di fare il massimo sempre”.
Come sta la squadra fisicamente? “Avremmo non voluto disputare i supplementari mercoledì, ci ha messo in crisi, avevamo troppi elementi che non si potevano permettere di fare un minutaggio così ampio. Ma così è stato e quindi accettiamo. Ma è un dato di fatto che avremmo voluto giocare di meno per presentarci in condizioni fisiche migliori”.
FONTE: Redazione TuttoASRoma