Il ds giallorosso Massara sulle tracce del’algerino del West Ham con lo scopo di sostituire l’assente Salah: formula del prestito oneroso. Piace anche il talentuoso centrocampista offensivo dell’Everton –
Il direttore sportivo giallorosso Massara è a Londra da mercoledì sera: in Premier, infatti – dopo la partenza di Iturbe al Torino e di Salah per la Coppa d’Africa – la società sta effettuando una serie di tentativi per accelerare il primo colpo in entrata dal mercato di gennaio. Sophiane Feghouli – vecchia conoscenza dell’ex ds Sabatini, che provò a soffiarlo proprio al West Ham quando il suo contratto con il Valencia stava per giungere a scadenza in estate – è il nuovo desiderio di Trigoria. Con la consapevolezza – causata dalla variabile di rischio che caratterizza la finestra di riparazione – di non poter mollare la presa sulle alternative (Musonda e Deulofeu). E l’ambizione di assicurare allo spogliatoio un innesto di assoluta qualità e tempra (come la nuova suggestione dell’Everton che attrae, e non poco, la dirigenza romanista).
AFFONDO A LONDRA: SPUNTA FEGHOULI – Arrivato a luglio scorso a Londra per 15 milioni di euro, dopo cinque anni di alto rendimento al Valencia, l’esterno algerino classe ’89 col passaporto francese (che piace ad alcuni club di Ligue1) è la nuova soluzione tentata dai giallorossi per rinforzare il reparto di attacco. Lo ha certificato giovedì l’ad Gandini: “Con le partenze di Iturbe e Salah abbiamo l’esigenza di sopperire a tali mancanze”. L’egiziano – impegnato in Coppa d’Africa a differenza dello stesso Feghouli, non convocato dalla sua selezione – farà ritorno in Italia non prima di inizio febbraio. Una realtà che impone al club riflessioni profonde su come sostituire temporaneamente il laterale d’attacco e su che tipologia di affare impostare per evitare spese fuori portata ed eventuali problematiche legate all’adattabilità dei nuovi acquisti: per questo il ds Massara ha fatto intendere al West Ham come la Roma sia mossa a trattare sulla base di un prestito oneroso, con le opzioni per il riscatto ancora da definire. Il calciatore – chiuso dalle difficoltà di adattamento che non gli hanno mai permesso di essere schierato da titolare in stagione se non nell’ultima sfida contro lo United (cartellino rosso dopo pochi minuti) – ha fatto intendere la sua disponibilità al trasferimento. Con felicità della Roma, dei suoi dirigenti e anche dei suoi ex manager: proprio Walter Sabatini – intercettato mercoledì sera a Londra in compagnia di alcuni operatori di mercato – provò a vincere la concorrenza del club inglese in estate, dopo averlo individuato come opzione ideale per ‘ripararè alla incompatibilità di Iturbe con il giallorosso.
MUSONDA E DEULOFEU LE ALTERNATIVE. SUGGESTIONE BARKLEY – Le difficoltà di un mercato tanto insidioso come quello invernale, però, spingono il ds Massara a fare il possibile per non precludere le altre opportunità: se dal Chelsea arrivano indicazioni sul fatto che Antonio Conte desideri disporre di valutazioni aggiuntive per dare il via libera alla partenza del giovane Musonda, anche dall’Everton – che ha da pochi giorni ufficializzato l’acquisto dell’attaccante classe ’97 ex Charlton, Ademola Lookman – giungono segnali di chiusura. Direttamente dalle parole del tecnico Ronald Koeman, infatti, viene esclusa la partenza imminente di Deulofeu (al centro di negoziazioni dirette tra i club – anche il Milan – nelle ultime ore): “Non c’è nessuna possibilità che parta, per il momento, nonostante gli approcci che abbiamo avuto con alcune squadre”. Diverso, invece l’atteggiamento dialettico adottato nei confronti di Ross Barkley. Diciotto i mesi che dividono il 23enne trequartista inglese – tra gli atleti della Premier preferiti da Franco Baldini (che provò a portarlo in Italia ad inizio 2012) – dalla scadenza di contratto con il club di Liverpool (che ha puntato i propri fari su Manolas): “Non sono sicuro che Ross potrà riuscire a dimostrare di valere davvero le sue potenzialità”, le parole rilasciate in occasione del derby di Natale contro gli uomini di Klopp. Le difficoltà dell’affare, però – nonostante le recenti problematiche tra il calciatore, il suo tecnico e il suo pubblico (altamente critico nei suoi confronti) – sono sottese nelle alte pretese del club del presidente Moshiri, che non intende privarsi del centrocampista offensivo se non a fronte di un trasferimento a titolo definitivo (da circa 30 mln). Il Tottenham e l’Arsenal osservano la situazione alla finestra, pronti a soffiare