Quando, per la prima volta, José Mourinho si è seduto su una panchina italiana era il 24 agosto del 2008. A San Siro, davanti c’era la Roma di Luciano Spalletti, non era una partita di serie A, ma di Supercoppa nazionale. Vinse lui, ovviamente. Il primo titulo, ai rigori.Era la prima delle sue 108 volte al comando della squadra nerazzurra, una cavalcata di due anni, terminati con il triplete. Poi, un altro giro immenso e il ritorno in Italia, sulla panchina della Roma, la prima a sconfiggere nella sua esperienza interista.
In serie A, con il giallorosso è a 32 panchine, 23 di A: 12 successi, 2 pareggi e 9 sconfitte. Se si sommano le sfide di campionato tra Inter (76) e Roma (23), il totale è 99. Domani sono cento e in caso di vittoria, eguaglierebbe Antonio Conte come allenatore con il maggior numero di successi (62) nelle prime 100 di campionato. La cifra tonda si festeggia all’Olimpico, contro il Genoa (nelle sfide casalinghe di Serie A con i rossoblù, José non ha mai vinto, unico successo è per 3-1 in Coppa Italia), un altro mattoncino di questa lunga e vincente carriera dello Special.
A Roma è un altro Mourinho, che sta facendo di tutto per non finire la stagione con zero tituli, il suo è un percorso inverso. Qui c’è da costruire, non è facile spingersi verso la vittoria. In campionato la sua Roma arranca, ha perso il quarto posto e ora insegue: dopo un buon inizio, sono arrivate le delusioni di Verona, Lazio, Venezia, Milan (due volte), Juve (due volte), Bologna e Inter.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni