Carlo Verdone, approfondiamo la questione: la Roma è davvero piccola agli occhi del potere?
“Sembra proprio di sì, ogni domenica ne capita una. Sicuramente siamo sfortunati da sempre. Ma stavolta come si fa a dare torto a Mourinho?”.
Per molti tifosi c’è una sorta di accanimento nei confronti della Roma… “Forse accanimento no, però la Roma è stata più penalizzata rispetto ad altre squadre. Sabato ci hanno fatto perdere due punti, questo lo devo ammettere anche io che mi ritengo un tifoso non fazioso e non penso mai che gli arbitri arrivino a condizionare le partite volutamente. Però certe volte li vedo un po’ prevenuti con i nostri calciatori”.
Mourinho ha detto proprio questo, parlando di Zaniolo… “Lo vedono come un ragazzo un po’ esuberante, pensano che fa il furbo, che ci prova. Qualche errore lui l’ha fatto, ma questo non giustifica il rapporto complicato che certi arbitri instaurano con lui”.
Come se lo spiega? “È inspiegabile. Non può esistere che un calciatore offensivo venga ammonito così tante volte, per non parlare dei falli che gli fischiano. È tra i calciatori più sanzionati della Serie A. L’espulsione di sabato, a esempio, è esagerata. State certi che con altre maglie addosso l’avrebbero trattato diversamente. Poi se vogliamo parlare del fatto che in 90′ la Roma ha creato pochissimo va bene, ma è un altro discorso”.
Secondo lei, la Roma farebbe bene a lamentarsi? Si aspetta una reazione della società? “L’allenatore è stato preso anche per questo e sta svolgendo al meglio il suo compito, anche da comunicatore. La conferenza di sabato mi è piaciuta molto: ha detto quello che doveva dire senza dare in escandescenze oppure offendere qualcuno”.
Il Var non sta aiutando il calcio? “Certe volte mi sembra che il Var abbia rovinato il calcio. Doveva risolvere delle cose, ma dietro al monitor commettono gli stessi errori dell’arbitro in campo. Mettiamoci anche la sospensione della partita e quella suspense in cui ormai può succedere davvero di tutto”.
Una partita di calcio sembra un thriller… “È vero, ma io non mi lamento perché sono romanista. Lo dico in generale: non ci si capisce più niente. Ci sono delle partite in cui ho pensato “menomale che ci hanno dato questo gol, perché non mi sembrava buono”, ma sono molte di più le volte in cui penso “eh no, porca miseria: pure stavolta!”.
L’ha pensato anche durante Roma-Genoa? “Il gol era regolare, dai. Quell’episodio me lo sono visto e rivisto, davvero non capisco come è stato analizzato. Mi cadono le braccia”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota