La Serie A si prepara a riaprire gli stadi a pieno regime. E potrebbe accadere in una data simbolica: a marzo, a due anni esatti dall’esplosione della pandemia e dalla sospensione del campionato 2019/20, la Serie A – e non solo – riaprirà le porte dei propri impianti al 100%.
La decisione non è ancora ufficiale, ma è il frutto di una rete di colloqui tra il governo, rappresentato dal ministro della Salute Roberto Speranza, e il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Oggi gli impianti, dopo i due turni giocati a gennaio con l’auto limitazione a 5000 posti, sono aperti al 50% della loro capienza. Da marzo 2020 mai sono tornati a riempirsi al loro limite: il massimo è stato il 75% ottenuto in autunno, quando la morsa del virus sembrava essersi allentata.
Ora la trattativa col governo e la flessione della curva dei contagi permettono di pianificare una riapertura, seppure graduale: è probabile immaginare che, probabilmente a inizio marzo, si possano giocare un paio di turni di campionato con capienze al 75%. Per poi, da metà mese, spalancare le porte, sempre tenendo d’occhio limitazioni, mascherine e greenpass.
Un barlume di speranza, anche per le disastrate casse dei club, che sperano così di tornare a raccogliere quanto più possibile dal botteghino. Una mossa della politica che magari permetterà al governo anche di limitare le richieste di ristori a cui il mondo del calcio continua a ritenere di aver diritto.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci