La Coppa Italia della Roma è finita a San Siro: vince l’Inter 2-0 e svanisce il primo obiettivo stagionale. Ora non resta che la Conference League per evitare di restare senza trofei per la 14esima stagione di fila. Per Mourinho un ritorno amaro a Milano: “L’accoglienza dello stadio è stata fantastica e io posso solo ringraziare i tifosi dell’Inter. Ma io ero venuto per vincere con la mia Roma e la mia gente, che è quella romanista. Non ci siamo riusciti, ma se cancello i primi cinque minuti della gara, abbiamo giocato molto bene. Nel primo tempo abbiamo avuto due opportunità enormi, poi nella ripresa stavamo prendendo il controllo della gara anche se non abbiamo creato tantissimo. Il secondo gol ha cambiato la partita, l’arbitro è stato bravissimo fino al 2-0, poi ha cambiato il modo di dirigere, tanti cartellini non sono stati dati, solo un arbitro di qualità può farlo. Il mio cartellino giallo? Per il suo curriculum è una cosa bella”.
Domenica contro il Sassuolo non ci sarà Nicolò Zaniolo, oltretutto ammonito anche ieri sera. Il numero 22 è stato squalificato per un turno per “aver contestato con parole irrispettose una decisione del direttore di gara”. Resta anche l’ammonizione, l’ottava sanzione, per essersi tolto la maglia dopo il gol annullato. Tiago Pinto prima del match con l’Inter ha detto: “È un patrimonio della Roma, ma anche del calcio italiano e quindi va tutelato. Se guardiamo i numeri, sembra che non sia un attaccante ma un difensore centrale. Il nostro mestiere è lavorare con lui tutto il giorno, ma anche tutti gli altri calciatori devono farlo. Lui è un bravo professionista, un ragazzo d’oro e tutti quelli lontani da lui non devono giudicare il suo atteggiamento, perché è veramente un ragazzo per bene. Noi siamo sempre al suo fianco. Il rinnovo? In questo momento dobbiamo guardare la squadra e non i singoli: non è tempo di parlarne”. Per domenica da verificare le condizioni di Abraham e Ibanez.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini