Non avrai altro leader all’infuori di me. La tifoseria romanista si è svegliata con la notizia fragorosa dello sfogo di Mourinho e si è sentita meglio. Non solo sollevata ma anche rappresentata. Perché la stragrande maggioranza del tifosi è dalla sua parte, più che mai.
C’è chi sostiene che la società non gli abbia messo a disposizione un organico sufficiente a lottare per le prime posizioni, chi invece si scaglia contro i giocatori ritenuti colpevoli, proprio come ha urlato l’allenatore negli spogliatoio di San Siro, di non essere adatti al ruolo che interpretato.
In ogni caso tra gli imputati dell’avvilente momento non c’è lui, il caposquadra. Da qualche ora la città giallorossa è ancora più avvinghiata ai piedi dell’uomo forte, del vigoroso latore di una speranza. È un‘adesione plebiscitaria, quasi fideistica, o dionisiaca se vogliamo trattenerci in un ambito pagano.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida